I Solisti Aquilani in concerto a Teramo
Giovedì 7 marzo 2013, alle ore 18, nella Sala San Carlo del Museo Archeologico di Teramo, si svolgerà un concerto organizzato dal Circolo degli Amici della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” in collaborazione con l’Associazione “I Solisti Aquilani” e la Commissione delle Pari Opportunità della Regione Abruzzo.
Il programma tutto al femminile – direttore, soliste e orchestra – vedrà in scena “Il Conservatorio femminile della Pietà – le Putte di Vivaldi” con il soprano Maria Laura Martorana, il flautino Nora Stefkovic, i violini di Irene Tella e Plamena Krumova e il violoncello di Costanza Persichella dirette dal M° Cinzia Pennesi.
Il programma:
ANTONIO VIVALDI
Concerto in sol minore per archi e cembalo
Concerto in si minore per violoncello, archi e cembalo
In furore (mottetto da Juditha triumphans)
Concerto in do maggiore per flautino, archi e cembalo
Aria per soprano, archi e cembalo
Concerto in la minore per due violini, archi e cembalo
Con il progetto “Il Conservatorio femminile della Pietà – le Putte di Vivaldi” si vuole ricordare un dato storico della Venezia del XVIII secolo, dove giovani donne si riscattavano grazie alla musica da una condizione che altrimenti avrebbe avuto come naturale conseguenza l’emarginazione sociale, sia per la loro povertà che per l’appartenenza al sesso femminile.
La musica diventava quindi un’opportunità di emancipazione.
La giornata della donna è una motivazione per proporre questo progetto che vede per l’occasione un complesso d’archi tutto femminile, con direttore e soliste donne.
Il programma prevede tutti brani vivaldiani inframmezzati da due interventi letterari (letti da una voce recitante) inerenti alla situazione femminile dell’epoca.
Venezia, anno 1703, Antonio Vivaldi ha 25 anni ed entra nel Conservatorio della Pietà come insegnante di violino, rimanendovi fino al 1740, ricoprendo di volta in volta anche gli incarichi di Maestro di cappella, Maestro di coro e Maestro dei concerti.
La Cappella ospita le “Putte”, chiamate anche figlie del coro. Sono ragazze trovatelle provenienti dagli ospedali e dai conservatori alle quali sono insegnate la musica e il canto che eseguivano all’interno del coro durante le funzioni religiose.
Le Putte non sono visibili, infatti, eseguono la musica dietro grate che però non impediscono al pubblico di apprezzare il suono dei loro strumenti e delle loro voci angeliche che sono ricercate e apprezzate da nobili e gente comune e dai visitatori stranieri che si mettono in lista o si fanno raccomandare per mandare le loro figlie, a pagamento, in quegli ospizi, per imparare la musica, il canto e l’educazione in generale.
È grazie agli insegnamenti di un genio vivo e geniale come Antonio Vivaldi che le Putte raggiunsero l’apice del successo nell’ambito di una forte competizione artistica fra i vari ospizi.
Le figlie del coro, perché trovatelle, erano senza cognome, pertanto al loro nome si accompagnava quello dello strumento che suonavano. Quindi c’erano Caterina della Viola, Lucrezia del Violon, Mariarosa del Violon, Bernardina del Violin, Adriana della Tiorba, Fortunata Cantora. Quelle che raggiungevano la notorietà venivano pagate per le loro esibizioni, per cui alcune mettevano da parte i soldi per la dote e, in seguito, si sposavano o sceglievano la vita monastica.
L’ingresso per gli abbonati alla Stagione dei concerti è gratuito.
Seguirà un rinfresco.
I biglietti possono essere acquistati nella sede della Riccitelli (Via N. Sauro, 27 – 64100 Teramo – Tel: 0861-243777, Fax: 0861-254265) dalle 9 alle 13, online www.primoriccitelli.it, e la sera del concerto alla Sala San Carlo.