Ugl Pensionati , convegno a Pescara:
‘AttraversaMenti – Alzheimer, so… ridere ancora’
Al regista Pupi Avati sarà conferito il Premio ‘Auguste Deter’
Sabato 23 marzo 2013 alle ore 10:00, presso l’Auditorium ‘Leonardo Petruzzi’ del ‘Museo delle Genti d’Abruzzo’ di via delle Caserme a Pescara, si terrà il convegno Ugl dal titolo ‘AttraversaMenti – Alzheimer, so… ridere ancora’. Durante la manifestazione sarà assegnato il premio speciale 2013 ‘Auguste Deter’ al regista Pupi Avati, che ha diretto il film ‘Una sconfinata giovinezza’, nel quale racconta in modo struggente il morbo di Alzheimer.
All’incontro interverranno Giampaolo Cassinari, vice presidente Federazione Alzheimer Italia; Patrizia Spadin, presidente Aima (Associazione italiana malattia di Alzheimer); Bruno Lucci, primario emerito Neurologia di Pordenone; Barbara Gandolfi, docente in convenzione Sanità Università Sapienza di Roma; Gabriella Genisi, autrice del libro ‘La maglia del Nonno’; Nicola Santarelli, Presidente Amaa (Associazione malati Alzheimer Abruzzo); Mimmo Agresta, psicologo – psicoterapeuta; Luca Vullo, autore del documentario ‘AttraversaMenti – Alzheimer So… ridere Ancora’; Corrado Mannucci, vicesegretario nazionale Ugl pensionati; il segretario nazionale dell’Ugl Medici, Ruggero Di Biagi.
Durante la manifestazione verrà, inoltre, ricordata la figura di Gaetano Perusini (Udine, 24 febbraio 1879 – Cormons, 8 dicembre 1915) neurologo italiano, che ebbe un ruolo di rilievo nella iniziale definizione della malattia di Alzheimer.
“In Italia i malati di Alzheimer sono circa 550 mila ed ogni anno si registrano tra i 70 e gli 80 mila nuovi casi. Ma secondo una stima della Ugl Pensionati il numero reale di casi sfiora i 900 mila, quindi oltre 350 mila casi di Alzheimer ‘nascosti’. Questo perché almeno un quarto dei malati nasconde la propria diagnosi ai familiari, temendo l’isolamento, o sono proprio questi ultimi a voler ‘proteggere’ i loro cari in quanto, come riportato dalla World Alzheimer Report, lo stigma e l’esclusione sociale sono i principali ostacoli che i malati si ritrovano ad affrontare”.
“E’ una malattia invalidante – conclude Mancini – e richiede un’assistenza continuativa che spesso i servizi pubblici non riescono a fornire. Quindi incide in maniera considerevole sul bilancio familiare: dal 1999 al 2006 i costi sostenuti dalle famiglie sono raddoppiati, passando dai 5 mila euro l’anno agli oltre 10 mila. Per questo il sindacato dei pensionati da tempo, attraverso la negoziazione sociale, ha raggiunto con gli Enti locali importanti accordi per la realizzazione del Fondo per la non autosufficienza, destinato al sostegno delle famiglie e dei malati”.
Roma, 21 marzo 2013