Abruzzo. Pubblicata la legge regionale sulla mobilità ciclistica. Ciclisti soddisfatti ma ora chiedono atti concreti.
Pubblicata la legge regionale sulla mobilità ciclistica.
Ciclisti soddisfatti ma ora chiedono atti concreti.
Pubblicata, sul BURA n. 13 del 3 aprile 2013, la L.R. n. 8 “Interventi per favorire la mobilità ciclistica”. La legge entrerà in vigore dal 4 aprile e contiene una serie di adempimenti a carico di regione, province e comuni, per favorire l’utilizzo della bicicletta in ambiti urbani ed extraurbani.
“E’ un piccolo passo avanti per lo sviluppo della mobilità ciclistica nella nostra regione – ha commentato il CCiclAT-Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano – peccato che la norma, negli oltre due anni che sono passati dalla presentazione del progetto di legge all’approvazione, abbia perso gran parte della sua efficacia, diventando, di fatto, una legge di intenti priva di quelle prescrizioni utili a far si che le amministrazioni adottino atti concreti per la mobilità sostenibile“.
“Le nostre città – continua il Coordinamento – sono ormai al collasso e l’automobile è diventato il mezzo peggiore per spostamenti a medio e corto raggio. Occorre che si pianifichino le città in funzione della mobilità pedonale e ciclabile e per l’utilizzo dei mezzi pubblici, restituendo gli spazi urbani ai cittadini. La nuova legge, pur non contenendo termini perentori per l’attuazione degli interventi in essa previsti, pone una serie di adempimenti a carico delle amministrazioni, che non potranno più trincerarsi dietro l’assenza di regole certe“.
“Ci aspettiamo adesso – conclude il CCiclAT – che la Regione per prima approvi il piano regionale della mobilità ciclistica, seguita dalle province, che prima della loro probabile abolizione potranno, con pochissima spesa, creare strumenti di pianificazione che saranno di riferimento per i comuni. Attendiamo, inoltre, che venga finalmente stipulato il nuovo contratto di servizio con Trenitalia che preveda il trasporto gratuito delle biciclette sui treni; che la Provincia di Teramo decida, finalmente, come impiegare i 5 milioni di euro di fondi FAS che sarebbero dovuti servire a completare il corridoio verde adriatico; che in Provincia di Chieti inizino i lavori della Via Verde della Costa Teatina e che nelle città abruzzesi si passi dai proclami agli interventi concreti.”
Il mondo dei ciclisti, quindi, sembra moderatamente entusiasta della nuova norma, forse perchè “scottato” da anni di annunci ai quali, poi, non sono quasi mai seguiti i fatti.
Intanto il 12 aprile, ad Ecotour, a Chieti, si parla di cicloturismo con gli operatori del turistici di tutto il mondo. Mentre il settore pubblico ancora cerca di darsi regole e norme per lo sviluppo dell’uso della bicicletta, i privati guardano avanti, dimostrando di aver capito che il futuro viaggia già sulle due ruote a pedali.