‘L’ESPRESSO’ SCRIVE DI ‘VITAE’, IL PRIMO VINO
‘FUNZIONALE’
MIRCO BATTISTELLA: HABEMUS ‘VITAE’!
“Dopo una gestazione di 42 mesi, siamo pronti a presentare al mondo il
nostro nuovo vino ‘funzionale’, come alcuni ci hanno suggerito di
definirlo. Habemus ‘VITAE’! Anche ‘l’Espresso’ di oggi
ne parla, tutto
questo interesse mediatico ci sorprende.
‘VITAE’ nasce da un’esigenza dei nostri tempi: promuovere una
cultura
del bere intelligente e consapevole: quindi moderato, responsabile e di
qualita’, filosofia che veicoliamo anche attraverso la retroetichetta
multipagina che accompagna ogni singolo esemplare di
‘VITAE”’.
Con queste parole, in una nota pubblicata sul sito aziendale
www.vinibattistella.com, Mirco Battistella commenta soddisfatto
l’interesse che si sta creando attorno al lancio della prima annata di
‘VITAE, Rosso delle Venezie IGP’: vino non ancora in commercio,
produzione totale: 23.846 bottiglie, che nelle prossime settimane
verra’
distribuito dalla casa trevigiana Battistella di Godega S.U., una
piccola cantina-boutique, gestita da due cugini 27enni veneti, Mirco e
Andrea Battistella, che in pochi anni sono riusciti a creare e lanciare
il brand Battistella, il cui Prosecco DOP e’ stato apprezzato persino
da
Barack Obama.
”Oggi L’Espresso, ieri Libero Quotidiano e le maggiori agenzie
di
stampa – continuano i Battistella nella nota pubblicata su
www.vinibattistella.com. Anche i maggiori esperti al mondo sul tema
‘antiossidanti e salute umana’ parlano di noi in questi giorni
(http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/03/29/news/l-esperto-ursini-p
romuove-la-nuova-
tecnica-1.6791690) e pure importanti opinion leader
(http://affaritaliani.libero.it/vinitaly_2013/veneto-
arriva-vitae-vino-che-fa-piu-bene.html). Qualche giorno fa abbiamo
spedito il cadeau, con le prime bottiglie di ‘VITAE’ a Madonna, e
nei
prossimi giorni, grazie a Vinitaly, abbiamo degli incontri con
importanti buyer nazionali e internazionali. E’ un susseguirsi di
eventi
importanti, sono giornate freneriche – conclude Mirco Battistella”.
”In Italia, diversamente da quanto accade nei Paesi anglosassoni o
del
nord Europa, la cultura del bere alcolici è gia’ tradizionalmente
moderata e legata ai riti del pasto o della socialità conviviale. Il
vino e’ pilastro della Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale
Unesco
dell’Umanità.
Questo tipo di consumo, moderato e consapevole, e quindi responsabile,
è del tutto compatibile con la vita personale e sociale delle persone ed
anzi, in alcuni casi, può addirittura migliorarne la qualità. Afferma
Battistella, citando il portale
www.beviresponsabile.it. Bere senza sapersi controllare o bere nel
momento, nel luogo, o per motivazioni sbagliate significa bere in
maniera non responsabile.
Un uso dell’alcol non responsabile – conclude – può comportare rischi
anche gravi per la salute e la sicurezza degli individui e per la loro
convivenza civile”.