Mia Casa d’Abruzzo
Coordinamento regionale
SABATO prossimo 13 APRILE 2013 – alle ore 15,00 – a L’AQUILA – presso la SALA AUDITORIUM della CARISPAQ in Via Strinella 88 – il Mia Casa d’Abruzzo terrà una Assemblea degli Inquilini ancora sfollati “per la ricostruzione e messa in sicurezza antisismica” della Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila, e per scongiurare i nuovi aumenti dei canoni di locazione e delle spese condominiali.
A 4 anni dal 6 aprile 2009 è venuta a mancare ogni forma di prevenzione e di riduzione del danno da parte delle autorità politiche ed amministrative preposte:chi è che dovrebbe “prendere di petto” la ricostruzione? Vediamo come stanno i fatti. E diciamo basta alle chiacchiere inutili e alle divisioni!.
La situazione attuale della ricostruzione della Edilizia Reidenziale Pubblica è “molto preoccupante, poiché:
* l‘ATER di L’Aquila ha appaltato lavori per 91 fabbricati con 664 alloggi ATER e 254 privati;
* i fabbricati “E-inagibili” sono 121: di cui 31 di competenza del Provveditorato alle Opere Pubbliche; 22 di competenza ATER; 50 di competenza dei condomini “misti”; 1 fabbricato in zona San Bernardino di 46 alloggi ATER; 1 fabbricato in Via Sallustio di 12 alloggi ATER; 3 fabbricati inVia XX Settembre, 123, con 13 alloggi ATER e 41 privati; 8 fabbricati a Valle Pretara, con 11 alloggi ATER e 25 privati;
* ancora nulla è stato fatto per gli alloggi ATER di Preturo, Via Amiternum, Paganica, Via Antica Arischia (ex Moro), San Francesco, San Sisto, Santanza, San Pio X, Torrione, Collesapone, Collecapocroce, ed altri, lasciati nel completo abbandono;
* per le Case di proprietà del Comune di L’Aquila non ci sono cantieri aperti per la ricostruzione di 100 alloggi a San Gregorio, 50 alloggi in Via Di Vincenzo, 35 alloggi in Via Milonia, Via degli Orsini e in altre zone della Città, che sono ancora tutti abbandonati all’incuria e al degrado materiale e sociale.
In tale contesto, il Consiglio regionale, nonostante quotidianamente sollecitato dal Mia Casa, ancora non approva una Legge “ad hoc” per coordinare ed attuare la ricostruzione e la messa in sicurezza sismica del patrimonio abitativo pubblico e privato, mentre gli Inquilini dei Complessi C.A.S.E. e M.A.P., Fondo Immobiliare e Affitto concordato, devono pagare al Comune dell’Aquila un canone di compartecipazione “aggiuntivo” per coprire le “enormi” spese condominiali, di gestione, manutenzione e amministrazione.
E come se nulla fosse, la Giunta Regionale, per coprire le spese relative all’IMU imposta anche sulla proprietà degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, ha deciso un aumento del 30% di tutti i canoni di locazione della Edilizia Residenziale Pubblica, compreso quella dell’Aquila e dei Comuni del cratere.
Il Mia Casa d’Abruzzo, respinge con forza il ridicolo e tragico “gioco delle parti”, denuncia che specialmente a L’Aquila e nei Comuni ad elevato rischio sismico,la situazione è molto difficile e, rispetto alla ricostruzione e messa in sicurezza antisismica degli edifici residenziali pubblici e privati, non tutti i soggetti responsabili nazionali e locali hanno fatto e stanno facendo il loro dovere, a cominciare dalla Regione e dai “soggetti attuatori” indicati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dagli allora Commissario e Vice-Commissario delegati alla ricostruzione del patrimonio abitativo pubblico.
Per il Mia Casa d’Abruzzo
Pio Rapagnà – Coordinatore regionale
L’Aquila, 8 Aprile 2013