Lista Civica Città per Vivere
Roseto degli Abruzzi
Siccome la tutela della salute, la qualità dell’aria e dell’acqua e la sicurezza dei Cittadini, dovrebbero essere le prime e principali preoccupazioni di un Sindaco di Roseto, non si può nascondere che un “fatto di una gravutà inaudita” è accaduto: e cioè che per alcuni giorni e per diverese ore, migliaia di Cittadini di Roseto Capoluogo, hanno bevuto acqua non potabile.
Non è la prima volta che questo “ritardato allarme” si verifica nella nostra Città turistica: è successo in questi giorni ed è accaduto più volte prima, anche per la balneabilità dell’acqua del mare invasa dai liquami di fogna.
E’ tutta la struttura della raccolta delle acque bianche, delle pompe di sollevamento e della rete fognaria, “pericolosamente” in promisquità con le fatiscenti condutture dell’Acquedotto del Ruzzo, che si trovano ancora ad un “livello tecnologico e di sicurezza” di inspiegabile arretratezza e risalenti al secolo precedente.
In questi anni, ogni allarme ed ogni denuncia di Cittadini e Associazioni ambientaliste, con in prima fila la Lista Civica Città per Vivere, sono stati colpevolmente ignorati, sia dalla precedente Amministrazione Comunale di centrosinistra e sia dalla attuale di centrodestra, le quali si sono comportate, al riguardo, allo stesso modo, con grande arroganza e supponenza e, alla luce dei fatti acclarati, rispettivamente, uno peggio dell’altro e in strettissima continuità l’una con l’altra.
Per questo, oggi, la Lista Civica Città per Vivere chiede al Sindaco Enio Pavone di rassegnare subito le proprie dimissioni insieme a tutta la sua Giunta Comunale, per “incapacità” nella tutela della salute dei Cittadini, per mancata prevenzione del rischio e intempestivo intervento sul piano della informazione pubblica e dei provvedimenti da assumere per la “riduzione del danno” e per la eliminazione “alla fonte” delle cause dell’inquinamento dell’acqua nelle Scuole di ogni ordine e grado e nella intera rete distributiva di Roseto Capoluogo.
Per quanto accaduto, prima, durante e dopo l’allarme, i responsabili “politici” del Ruzzo siano immediatamente “sospesi” dalle loro funzioni e dai rispettivi compensi, mentre la Lista Civica Città per Vivere, insieme al Comitato per i referendum regionali abrogativi dei costi della politica e degli enti strumentali, contribuirà alla promozione, tra gli altri, di uno specifico Referendum per la “razionalizzazione pubblica” della gestione delle “risorse idriche” e per lo scioglimento delle ATO e, di conseguenza, della Azienda Ruzzo Reti-Ruzzo Servizi.
Pio Rapagnà – ex Parlamentare
Roseto degli Abruzzi, 6 aprile 2013