festa virtù
A seguito delle polemiche sulla festa in oggetto e delle considerazioni del
Sindaco, mi preme comunicare la mia posizione affinchè venga in evidenza.
Non abbiamo fatto alcun ratto, nè bistrattato un piatto riducendolo a
minestrone.
La festa della virtù nasce con l’intento di far conoscere e valorizzare
un
piatto tipico della nostra provincia nella costa teramana, ove confluiscono
turisti e soggiornanti al fine di godere del primo sole e mare. Infatti non
si tratta semplicisticamente e riduttivamente di una sagra ma di un momento
volto proprio – vedi convegno di apertura – a divulgare l’origine di
questo
piatto, l’appartenenza territoriale e le proprietà nutrizionali dello
stesso
attraverso gli alimenti che rigorosamente lo contraddistinguono. Sul tavolo
dei relatori la dietista Gilda D’Angelo, il medico chirurgo Pietro
Campanaro, nutrizionista e specialista in scienze alimentare, nonché
Raffaele Grilli, presidente dello Slow Food. Tutto questo a riprova
dell’alto valore riconosciuto ad una pietanza che non si vuole affatto
sminuire ma diffondere nella sua pienezza di storia e contenuto. Un piatto,
peraltro, già molto diffuso in tutti i ristoranti del litorale teramano. Un
evento che non vuole essere contrapposizione con la città ma anche provincia
di provenienza, ma segno della continuità di un territorio nel congiunto
sforzo di portare in auge l’enogastronomia che ci contraddistingue in
maniera sinergica e complementare.