Ruzzo del Gran Sasso, nuova condotta e risparmio idrico: un
>>progetto ed una legge disattesa che non possono essere abbandonati.
>>
>> Si è tenuto il 3 maggio, l’incontro tra il Presidente della Regione
>> Gianni
>> Chiodi e la cittadina eletta al Senato Enza Blundo, voluto proprio
da
>> quest’ultima per definire l’intervento della Regione in merito al
>> progetto di completamento dell’acquedotto del Ruzzo del Gran
Sasso, lato
>> Teramo. Trattasi di un progetto la cui fase iniziale è già stata
>> espletata
>> ma che rischia di rimanere incompiuto laddove la Regione non
intendesse
>> partecipare attivamente ad esso; in tale incontro la Senatrice,
>> unitamente
>> al Presidente dell’Arco dei Consumatori, Franco De Angelis, ha
>> sottolineato l’importanza di portare a termine tale progetto con
una
>> chiara comunicazione di richiesta fondi Cipe, attraverso il quale
tutte
>> le città teramane costiere e quelle Pescaresi e Chietine
potrebbero avere
>> acqua garantita; giova ricordare che tale progetto è cantierabile
da più
>> di 2 anni. Per quanto riguarda il risparmio idrico, dal 2009 è
vigente la
>> legge regionale n. 16 del 19 agosto 2009, intitolata ”
Intervento
>> regionale a sostegno del settore edilizio”, legge che
permetterebbe di
>> risparmiare, evitando l’utilizzo dell’acqua potabile nello
schiacquone
>> dei
>> water, un terzo dell’attuale consumo. Malgrado la sensibilità
della
>> Regione Abruzzo, tra le poche a raccogliere le indicazioni europee
e
>> nazionali, non si è proceduto nel passo successivo affinché i
comuni
>> abruzzesi applicassero tale legge inserendo i relativi decreti
attuativi
>> nei dispositivi di rilascio dei permessi a costruire. Il Presidente
>> Chiodi, rendendosi conto dell’estrema importanza dei due punti
a lui
>> posti, ha mostrato la propria disponibilità, promettendo, per la
>> condotta,
>> di presentare copia della richiesta inviata con lo scopo di
terminare l’opera,
>> per il risparmio idrico, di sensibilizzare i comuni abruzzesi a
>> rispettare
>> la legge regionale vigente.
>> Non resta, dunque, che attendere poi la prossima Conferenza delle
>> Regioni, all’esito della quale la popolazione abruzzese potrà
conoscere
>> le
>> sorti di un’opera che rischia, ad oggi, di rimanere incompiuta e la
>> risposta dei comuni inadempienti sulle indicazioni del Presidente
Chiodi.
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