Fondo Valle Sangro esclusa dall’Accordo di Programma per gli interventi strategici regionali
Arturo Scopino: La Regione mette a rischio la tenuta produttiva del Sangro
“Il Presidente Chiodi ha disatteso le aspettative di un territorio che da solo produce il 60% della produzione di automotive d’Abruzzo, mettendo in serio rischio gli investimenti di aziende che hanno creato occupazione per oltre 18mila lavoratori”.
Netta la reazione del Presidente della Comunità Montana Sangro Vastese, Arturo Scopino alla notizia del mancato inserimento del completamento della Fondovalle Sangro, tra Quadri e Sant’Angelo Del Pesco (Molise), nell’accordo di programma per interventi strategici, annunciato dal Presidente Chiodi, per un totale di 900 milioni di euro.
“Il completamento dell’arteria è una priorità oggettiva da anni sollecitata da Confindustria come pure dalle aziende Sevel e Honda – spiega il Presidente Arturo Scopino – che in questa area ha investito in maniera significativa garantendo migliaia di posti di lavoro. La priorità dell’opera era stata condivisa da tutte le istituzioni nel corso dell’incontro tenutosi presso la Direzione Generale dell’Anas (il 3 ottobre scorso n.d.r.).
All’incontro erano, tra gli altri, presenti l’onorevole Legnini, l’onorevole Di Stefano, i presidenti delle Province di Chieti e di Isernia, i responsabili del patto Sangro Aventino, Confidustria , il presidente della Comunità montana Sangro Vastese, l’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso.
La Regione Abruzzo non ha tenuto conto di questa forte esigenza e non ha ritenuto di inserire l’opera nell’Accordo di programma, una scelta che potrebbe avere ripercussioni molto gravi per il mondo produttivo e di conseguenza per le concrete opportunità lavorative dell’area del Sangro. Le difficoltà di trasporto creano un evidente problema in termini di competitività, e questo, in un momento così delicato dal punto di vista economico, rappresenta un handicap difficile da superare. Questa grave mancanza da parte della Regione Abruzzo rischia di mettere in ginocchio l’economia dei nostri territori, per questo la Comunità Montana esprime il proprio disappunto rispetto ad una scelta scellerata che non tiene conto di una emergenza oggettiva che riguarda una parte consistente dell’Abruzzo”.
La Fondo Valle Sangro è storicamente l’arteria che dirotta da e verso l’Adriatico le materie prime, i semilavorati, gli elementi assemblati, i prodotti finiti di interesse delle fabbriche che operano in uno dei più importanti nuclei industriali dell’Abruzzo e del Centro Sud. Pertanto l’interesse di tali unità produttive è quello di ottimizzare i trasporti riducendone i costi e distanze, per velocizzare i percorsi.