Mosciano Sant’Angelo, 23 maggio 2013 – Minaccia il vicino, lo aggredisce verbalmente, lo investe ripetutamente con il trattore e poi si da alla fuga attraverso le campagne. E’ la sintesi di un episodio di ordinaria follia verificatosi pochi giorni addietro nella periferia agricola della tranquilla cittadina teramana con protagonisti G.F. di anni 50 e F.L.T. di anni 35, entrambi residenti a Mosciano Sant’Angelo. Erano le 16 circa di martedì quando F.L.T. è giunto a bordo della sua utilitaria nei pressi della tenuta del genitore parcheggiando su una stradina interpoderale, attigua ai terreni del padre, di proprietà di G.F., gravata da servitù di passaggio a favore dei vicini. Quasi contemporaneamente, a bordo del suo trattore, è arrivato anche G.F. che con fare minaccioso ha intimato al trentacinquenne di spostare immediatamente l’autovettura. Quest’ultimo si è messo subito al volante con l’intento di posizionare l’automobile in uno stallo diverso. Mentre F.L.T. è intento a fare manovra, il cinquantenne lo apostrofa con un “Dai, sbrigati” e poi ancora “Adesso ti sistemo io”. Alle minacce sono seguite azioni violente. Infatti, G.F., a bordo del suo trattore, ha investito intenzionalmente la sua vittima seduto sulla sua utilitaria. Un violento colpo con il mezzo da lavoro centrando la fiancata destra e provocando il sollevamento della piccola vettura con grossi danni ai vetri ed alla carrozzeria. Non contento di ciò G.F., in preda ad un raptus incontrollabile, ha continuato nella sua opera investendo ancora una volta l’utilitaria causando la foratura dei pneumatici ed il parziale schiacciamento della carrozzeria. In preda al terrore, il malcapitato trentacinquenne è riuscito ad abbandonare l’abitacolo allontanandosi a piedi visibilmente zoppicante. Non contento G.F. lo ha inseguito con il trattore cercando di investire la vittima che, raccogliendo le ultime forze disponibili, è riuscita a schivare il pesante mezzo mettendosi in salvo nelle campagne circostanti. A quel punto l’aggressore, avendo visto accorrere il padre del trentacinquenne, è fuggito lungo le strade sterrate che attraversano l’agro moscianese. Alla sequenza dei fatti ha assistito anche la moglie di F.L.T. all’ottavo mese di gravidanza che ha accusato un malore a seguito della forte emozione negativa. Testimoni dei fatti anche due vicini intenti in quel momento a curare alcune piantagioni. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri di Mosciano Sant’Angelo ed una pattuglia della polizia municipale. F.L.T. è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Omero per le cure del caso con una prima diagnosi di 7 giorni salvo complicazioni, mentre l’autovettura è stata dichiarata “da rottamare” giacchè i danni superano largamente il valore commerciale della stessa. Tutto ora è nelle mani della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo dove stamani, tramite un legale di Giulianova, F.L.T. ha depositato la denuncia per i reati di tentato omicidio di cui al combinato disposto degli artt. 575 c.p. e 56 c.p. e di lesioni personali di cui all’art. 582 c.p., minacce di cui all’art. 612 comma 2° c.p., e di danneggiamento di cui all’art.635 c.p. con richiesta di condanna penale per quanto accaduto e con riserva di costituirsi parte civile all’interno del processo quando lo stesso sarà celebrato.
Alfonso Aloisi