Teramo. Paolo Albi esce dal gruppo politico Futuro e Libertà, la lettera

Signor Presidente,

Le comunico la mia decisione di uscire dal gruppo consiliare di Futuro e Libertà per l’Italia, decisione dovuta a due precise motivazioni.

La prima, di carattere fomale e giuridico, è legata al fatto che tale movimento non ha più un gruppo al Parlamento nazionale e quindi vengono a cadere i presupposti, a norma del nostro Statuto e Regolamento, per mantenerne la denominazione al Consiglio Comunale di Teramo. Lei sa quanto io tenga al rispetto di norme e forme e capirà come io intenda esserne rigoroso osservante.

La seconda, di carattere più sostanziale e politico, è dovuta alle dimissioni dal movimento del Presidente Fini e dunque all’abbandono del progetto di una  moderna Destra liberale, europea e laica. Le conclusioni dell’Assemblea Nazionale di FLI di ieri, orientate ad una riunificazione, al contrario, di tutte le anime della cosiddetta “destra italiana” non possono vedermi invece politicamente coinvolto, essendo io un liberale e nulla avendo evidentemente da spartire con storie e visioni politiche – che rispetto ma non posso in alcuna maniera condividere – quali quelle, ad esempio, dei Fratelli d’Italia dell’on. La Russa e o de La Destra dell’on. Storace.

Ho deciso, conseguentemente, di entrare nel gruppo consiliare “Città di Virtù”, la lista civica che fondai e che, per prima, mi appoggiò nella mia candidatura a Sindaco.

Colgo l’occasione, a norma di regolamento, per designare quale capogruppo di “città di Virtù” il consigliere Valdo Di Bonaventura.

La prego, Signor Presidente, di voler comunicare questa mia nota al Consiglio Comunale di oggi, scusandomi con il Consiglio della mia assenza, dovuta ad impegni indifferibili.

Con viva cordialità. 

Paolo Albi