DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DEL WWF ABRUZZO SUL PROCEDIMENTO “OMBRINA” E LA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
Dichiarazione del presidente del WWF Abruzzo Luciano Di Tizio:
“Lo stato deve tutelare i diritti dei cittadini. Il Ministero dell’Ambiente è obbligato a far rispettare le leggi nazionali ed europee, visto che l’Autorizzazione Integrata Ambientale deriva da una normativa comunitaria, e non a soddisfare gli interessi di parte di ignoti proprietari di una qualsiasi azienda. Interessi che, peraltro, sono diametralmente opposti a quelli degli abruzzesi che in massa si stanno opponendo a questo progetto disastroso.
Il richiamo che la società fa a ritardi di investimenti, peraltro usando per l’ennesima volta cifre che dire ballerine è un eufemismo, è ridicolo in quanto il popolo abruzzese semplicemente non li vuole perché pone a rischio investimenti ben più consistenti di tanti lavoratori e aziende del territorio. Il 13 aprile 40.000 persone hanno sfilato a Pescara contro questo progetto coinvolgendo quasi tutti i settori dell’economia, decine di comuni, due province, centinaia di associazioni e tre diocesi. Oggi stesso le associazioni di balneatori in Senato hanno ribadito il loro no alla deriva petriolifera che pone a rischio migliaia di posti di lavoro. Il futuro economico dell’Abruzzo non è nero petrolio perché abbiamo un presente nel turismo e nell’agricoltura da difendere e sviluppare“