Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, questa mattina, presso la sala Cianfarani del Museo Archeologico Nazionale “La Civitella” di Chieti, ha partecipato alla cerimonia di consegna del “Premio al Merito 40° anno di Attività della Professione di Geometra” organizzato dal Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Chieti, che ha visto la presenza, fra gli altri, del Presidente del Consiglio Nazionale Geometri, Fausto Savoldi, del Presidente Cassa Italiana Previdenza ed Assistenza Geometri, Fausto Amadasi, del Segretario del Consiglio Nazionale Geometri, Enrico Rispoli.
Nel corso del suo saluto, il Sindaco Di Primio, ringraziando il Collegio Geometri per aver scelto la città di Chieti quale luogo della premiazione, ha voluto evidenziare l’importanza di questo momento aggregativo perché «occasione utile a ribadire il ruolo della Categoria professionale, ogni giorno impegnata con soggetti pubblici e privati. Una cerimonia in grado di stigmatizzare la passione e il lavoro di chi è iscritto all’Albo da quarant’anni e che contribuisce ancora, in termini di idee e di esperienze, alla vitalità della categoria».
Ricordando la figura storica del geometra e ciò che essa ha rappresentato per lo sviluppo dei tanti paesi italiani, il Sindaco ha poi commentato: «è indubbio che tale professione, ancora oggi, rappresenti l’intermediazione fra le esigenze della famiglia e la Pubblica Amministrazione. Una figura in grado di conoscere le esigenze della società, che è parte attiva del territorio e di quella cultura del fare che tanto ha caratterizzato la nostra nazione.
Oggi, in qualità anche di Assessore all’Urbanistica del Comune, rivolgo un sentito ringraziamento al Collegio perché fin dall’inizio del mandato ha sostenuto con grandissimo ascolto l’Amministrazione e ha saputo contribuire, in tempi di crisi, allo sviluppo del territorio».
Rivolgendo i complimenti alla categoria per il suo continuo ammodernarsi nelle competenze, il Sindaco ha auspicato una sburocratizzazione della Pubblica Amministrazione «affinché sia in grado di “correre” alla stessa velocità delle imprese, dei cittadini e delle richieste degli ordini professionali» nonché la risoluzione dei problemi del precariato della P.A., fra le priorità anche dell’Anci, altrimenti sempre meno capace di essere interprete delle esigenze della categoria.