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CONTRO LA CRISI NASCE UE COOP: IN ABRUZZO DUECENTO COOPERATIVE

A Pescara il presidente nazionale Sergio Marini: <<E’ questa l’Italia che fa l’Italia>>

E’ stata presentata ufficialmente questa mattina, nel Roof Garden Le Terrazze dell’Hotel Esplanade, Ue Coop, la nuova centrale cooperativa promossa da Coldiretti a cui aderiscono oltre 4mila cooperative che operano in tutti i settori dell’albo competente, dal lavoro al sociale, dall’edilizia fino all’agricoltura. Una nuova realtà associativa che ha l’ambizione di essere una valida alternativa in termini di tutela e assistenza con l’obiettivo di far crescere il mondo della cooperazione secondo i principi di solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità. L’obiettivo è far tornare protagoniste le cooperative coniugando in termini innovativi la mutualità e la responsabilità sociale con la capacità di affermarsi sul mercato di ogni impresa.

Alla convention hanno partecipato il presidente nazionale di Ue Coop Sergio Marini assieme al segretario organizzativo nazionale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, oltre al vicepresidente della Regione Alfredo Castiglione (assessore regionale allo sviluppo economico), all’assessore regionale alle politiche agricole Mauro Febbo. Presenti anche una folta rappresentanza di sindaci, tutti in fascia tricolore, che hanno salutato con favore l’arrivo della nuova centrale recentemente riconosciuta quale associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo con apposito decreto del ministero dello sviluppo economico. <<Ue coop mette al centro delle proprie azioni le persone e i territori, il capitale umano e sociale, le ricchezze naturali e culturali, risorse uniche del nostro Paese” ha evidenziato Marini nella convention abruzzese, che ha visto la partecipazione di oltre 300 rappresentanti. <<E’ questa l’Italia che fa l’Italia, dove crescita e qualità della vita, lavoro e giustizia sociale, dimensione globale e identità territoriale potranno convivere in una rinnovata stagione di democrazia e pluralismo. Con Ue.Coop un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile alimenta una moderna forma della rappresentanza dove alla verticalità dei settori si sostituisce l’orizzontalità dei territori. Una rappresentanza dunque meno corporativa ed egoista>> ha evidenziato il presidente Marini <<più rivolta alla gente e capace di aprirsi al mondo>>.

LE COOPERATIVE IN ABRUZZO. L’adesione ad Ue coop in Abruzzo ad oggi è stata sposata da 200 cooperative che operano principalmente in 4 settori produttivi: produzione lavoro (40%), sociale (27%), agroalimentare (12%), edilizia e altro (21%). In particolare, sono maggiormente presenti nelle province di Chieti (32%), Pescara (31%), Teramo (26%) e L’Aquila (13%). Ci sono realtà diverse che vanno dalla cooperativa di assistenza a disabili, ai servizi infermieristici e di baby sitteraggio, di giardinaggio e manutenzione del verde. C’è anche una cooperativa di parcheggiatori che gestisce impianti sciistici, una che produce impianti telefonici, altre che svolgono attività di conferimento di prodotti agricoli, a cui si aggiungono cantine sociali e cooperative di pulizia. Uno spaccato significativo delle imprese che non si rassegnano al declino ma credono ancora nel <<fare>>, nell’ottimismo e nell’economia reale. <<Nel mondo intero c’è fame di made in Italy, e non solo di made in italy alimentare>> ha evidenziato Marini <<c’è fame e voglia di ciò che l’Italia rappresenta. Dobbiamo riscoprire ciò che siamo per dare spazio ad una economia vera, che dia spazio a piccoli e grandi, per far crescere tutta l’Italia. E’ questa la nostra prospettiva, una prospettiva di sviluppo che riguarda tutti>>.

COSA FA UE COOP. Oltre ai servizi di revisione, Ue coop offre consulenza, credito, formazione, avvalendosi delle più importanti e qualificate professionalità  a livello nazionale. Anche in Abruzzo, saranno attivati servizi di analisi aziendale e societaria, analisi economica e di mercato, consulenza e orientamento al mercato, consulenza legale, assistenza per l’internazionalizzazione, servizi innovativi di cui difficilmente le cooperative dispongono a causa di un deficit di risorse professionali e organizzative.