Giulianova. Il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano – CCiclAT – riprende l’appello del Consigliere Regionale Claudio Ruffini per l’inserimento, nel progetto Bike to Coast, di fondi per il miglioramento dei percorsi ciclabili esistenti, in particolare di quelli di Martinsicuro e Giulianova.

“Durante la conferenza stampa di presentazione del progetto – dichiara
il Coordinamento – l’assessore Di Dalmazio ha assicurato che una parte
dei fondi, due milioni di euro circa, saranno utilizzati per
implementare e migliorare i percorsi già esistenti.”

“Peccato – continua il CCiclAT – che alla conferenza stampa non fosse
presente nessun amministratore comunale di Giulianova, mentre
Martinsicuro era rappresentata da ben tre assessori (Urbanistica e
viabilità, Lavori Pubblici e Turismo), e che, quindi, sindaco e
assessori giuliesi non abbiano potuto interloquire direttamente con
l’assessore Di Dalmazio per chiedere delucidazioni sullo stanziamento
dei fondi.”

“Sorprende – prosegue il Coordinamento – come la richiesta di fondi
per le ciclabili giuliese provenga non dalla Giunta comunale ma solo
da un consigliere regionale, anche se la quasi totale mancanza di
programmazione e di azioni a favore della ciclabilità, da parte del
Comune di Giulianova, doveva farci immaginare che il progetto
regionale sarebbe passato nel totale disinteresse di
un’amministrazione che, proclami a parte, ad oggi poco ha fatto per
incrementare l’uso della bicicletta da parte di cittadini e
turisti.”

“Arrivano segnalazioni di sacchi e bidoni della spazzatura che
occupano, già dalla prima serata, la pista ciclabile nord del
lungomare giuliese, nella totale indifferenza degli organi comunali di
controllo. Inoltre la pista ciclabile del lungomare centrale,
realizzata sulla carreggiata stradale in via provvisoria molti anni
fa, e mai messa in sicurezza, ogni giovedi è occupata dalle bancarelle
del mercato settimanale, interrompendo, di fatto, quella che è la
Ciclovia Adriatica, percorso nazionale ciclabile. In parole povere è
come se l’autostrada A24 o la statale 16, una volta alla settimana,
fossero chiuse al traffico per permettere un mercato rionale comunale,
senza preoccuparsi di dove passeranno le auto provenienti da nord e da
sud.”

“Ma le condizioni precarie delle piste esistenti è solo uno dei
problemi della mobilità ciclistica giuliese. La parte di ciclabile
mancante in prossimità del porto di Giulianova non è stata mai
realizzata, nonostante in Comune sia stato presentato, un paio di anni
fa, un progetto di completamento elaborato dai tecnici del nostro
Coordinamento. Anche l’ipotesi di passaggio all’interno del porto,
data come operativa dall’assessore Forcellese ormai da anni, è rimasta
un’illusione, così come la realizzazione di percorsi interni
nell’area
urbana del Lido (come dimenticare la pista fantasma di via Nievo,
apparsa e poi scomparsa nel giro di 24 ore), o il progetto
Giuliainbici, trasformatosi in un semplice prestito di biciclette
nella stagione estiva senza alcuna progettualità sull’intermodalità
bici-auto. E ancora il bici-plan, all’interno di un nuovo piano per la
mobilità, i cui elaborati tecnico grafici giacciono su qualche
scrivania comunale, o la promessa pedonalizzazione di via Nazario
Sauro, con un percorso ciclabile dedicato, per la quale furono
raccolte 3.000 firme, inserita nel programma 2020 ma mai attuata. Per
non parlare dei mancati finanziamenti per la sicurezza stradale, dei
quali non si ha più notizia, e delle generali condizioni dei manti
stradali e della segnaletica orizzontale e verticale delle strade
giuliesi.”

In conclusione il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano ribadisce
la necessità che Giulianova si doti di un serio programma di mobilità
ciclabile, evitando interventi sporadici e, spesso, inutili. Il primo
passo sarebbe quello di rispolverare i progetti di pedonalizzazione
del lungomare storico, lato est, del collegamento tra la ciclabile
nord e il percorso ciclopedonale sud; la messa in sicurezza dei tratti
realizzati sui marciapiedi; la realizzazione di percorsi urbani
secondo il progetto di biciplan già presentato in comune; la
realizzazione di zone 30 nei quartieri; la realizzazione di parcheggi
sicuri per biciclette, soprattutto nei luoghi di maggiore interesse
(stazione ferroviaria, scuole, edifici pubblici, parchi pubblici,
chiese, ecc.); ecc. Solo in presenza di queste azioni minime si può
sperare di attingere a fondi regionali e/o comunitari, e non far
diventare Giulianova, nonostante quanto fatto in passato, il buco nero
del progetto Bike To Coast.

Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano
www.abruzzoinbici.it