Giulianova. SPRECO IDROVOLANTE:INTERPELLANZA DI RUFFINI.

In data 02 luglio 2013 è stato inaugurato a Giulianova il progetto “Adri-Seaplanes”, finanziato nell’ambito del programma comunitario di Cooperazione transfrontaliera “CBC IPA Adriatico” per un costo totale di 2 milioni 319 mila euro.

“Il progetto avrebbe lo scopo di inaugurare una nuova forma di collegamento tra le due sponde dell’Adriatico” dice Ruffini “ma ad oggi si è verificato un solo volo inaugurale durato una mezza giornata e costato oltre 500 mila euro. Tra l’altro ci risulta che non esiste nessun operatore interessato ad un tale servizio né tantomeno abbiamo una prospettiva occupazionale per gli operatori turistici locali”.

Per l’avvio del Progetto sono state inoltre realizzate alcune infrastrutture nel porto di Giulianova: una piattaforma galleggiante, un sistema di radio e boe, un sistema di prenotazione dei voli on line.

Secondo Ruffini per essere attuabile e non restare una “cattedrale nel mare” il progetto ha bisogno del sostegno e dell’iniziativa di imprenditori privati che ad oggi non ci sono.

“Il primo volo inaugurale è costato circa mezzo milione di euro” dice Ruffini “ e molti cittadini non riescono a spiegarsi quale ritorno ne avrà la collettività: dai turisti agli operatori turistici nessuno vede quale sia l’utilità ad aver realizzato questo progetto”.

Per queste ragioni Ruffini ha presentato un’interpellanza per chiedere al Presidente Chiodi:

  1. Se il collegamento tra Giulianova e i porti di Pula (Croazia), Valona (Albania) e Corfù (Grecia) diventerà stabile e quando avrà inizio;
  2. Che fine faranno le infrastrutture realizzate a Giulianova nell’ipotesi in cui il collegamento non fosse attivato a breve termine.

“Per come stanno andando le cose” aggiunge Ruffini “questo progetto è un vero buco in mezzo all’acqua. In un momento di grande crisi economica giustamente i cittadini si chiedono l’utilità di spendere oltre 2 milioni di euro per un idrovolante che finora è stato utilizzato per  fare una gita per nove persone durata una mezza giornata. Tra l’altro la piattaforma realizzata nel porto di Giulianova se non sfruttata nel giro di poco tempo si deteriorerà e diventerà inutilizzabile con un evidente spreco di denaro pubblico. Mi auguro che qualche imprenditore voglia investire in questo progetto altrimenti i cittadini avranno ragione a protestare contro la politica e contro questo modo di utilizzare i soldi pubblici”.