A proposito della “Bike to Coast”, la più lunga pista ciclopedonale d’Europa, che si snoderà per 131 km da Martinsicuro a San Salvo, e il collegamento tra i fiumi Tordino e Vomano.

Il Presidente della Regione Gianni Chiodi, in merito alla problematica relativa al Corridoio Verde Adriatico” deve spiegare prima di tutto ai Cittadini di Roseto degli Abruzzi per quale motivo nel piano delle infrastrutture strategiche “prioritarie” non ha mai fatto cenno alla realizzazione della Variante alla Statale 16”, quantomeno in corrispondenza del Centro urbano da sempre intasato da un elevatissimo livello di traffico veicolare di attraversamento.

sino allo sbocco della Teramo-Mare a Giulianova, qualevia “alternativa” alla attuale Statale 16, su cui deviare la maggior parte del traffico pesante e veicolare di lu8nga e breve percorrenza.

Sono anni che alcuni esperti di trasporto e grande viabilità mettono in evidenza che senza la “realizzazione-prosecuzione” del tratto di nuova Statale 16 da Montesilvano allo sbocco della Teramo-Mare, in caso di “incidente grave” sulla A/14 o per una prolungata interruzione del traffico, saranno proprio la Città di Roseto degli Abruzzi ad essere “invasa” da un livello di traffico pari a circa 40.000 veicoli al giorno che provocherà un inquinamento atmosferico ed acustico “insostenibile” per una località a vocazione turistica.

circonvallazione al Centro Capoluogo del Comune di Roseto, è dovere del Presidente della Regione e dell altre autorità competenti procedere al completamento di questo unico tratto di “Corridoio Adriatico” rimasto ancora “incompiuto”, sebbene da previsto e sollecitato dalla Comunità Europea.

Sappia il Presidente Chiodi che, aldilà delle buone intenzioni, in assenza di una “circonvallazione”alternativa alla Statale 16”, sarà materialmente impossibile realizzare, anche se annunciato, un efficace sistema di piste ciclabili e percorsi pedonali protetti all’interno del centro urbano e tra i Quartieri più popolosi del Comune di Roseto, dove ogni pista ciclabile trova sbarrata e impedita ogni possibilità di realizzazione, per la “storica cancellazione” di ogni e qualsiasi tipo di percorso “dignitoso e sicuro” sia per i ciclisti che per i pedoni i quali, ancora adesso, sono costretti ad utilizzare solo ed “esclusivamente” i marciapiedi, ove esistenti, oppure avventurarsi “pericolosamente” in mezzo al traffico veicolare e pesante della Statale 16.

Di fronte alle innumerevoli tragedie che quotidianamente si verificano nelle nostre strade e all’interno dei centri abitati, chiamiamo a raccolta i cittadini della fascia costiera, per la difesa della vita, della sicurezza e della incolumità fisica dei Cittadini, che vanno sempre e comunque messi al primo posto.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

Roseto degli Abruzzi, 13.8.2013