- Quattro le categorie di concorso e quattro i vincitori. Per la Categoria A 1000 1300: Associazione Uomini d’Arme Città dell’ Aquila con un abito del 1270 indossato da Martina Sciomenta. Per la Categoria B 1301 1450: Giostra della Quintana di Ascoli Piceno, con l’abito della Maddalena indossato da Giulia Cameli. Per la Categoria C 1451 1700: Sartoria Menghini di Foligno con un abito da nobildonna fine secolo XIV indossato da Marina Bonamici. Per la Categoria D 1701 1900: Sartoria Adriana Monaco di Ariano Irpino AV, con un abito di fine settecento indossato da Antonella Argieri. Ospitata da uno tra i meravigliosi luoghi della Cultura della nostra regione, La Fortezza Medievale di Acquaviva, splendida location resa ancora più spettacolare per l’occasione grazie al contributo del Comune di Acquaviva Picena e dell’Associazione Palio del Duca. Venticinque gli abiti in concorso, più di settanta quelli in corteggio, bellissima l’atmosfera, stupenda la cornice e a rendere ulteriormente straordinario lo scenario il numeroso e magnifico pubblico che ha voluto rendere omaggio a questa manifestazione. La più bella del Reame è una delle 50 azioni di Giovani di Sesto senso, progetto co-finanziato dalla Regione Marche, che vuole contribuire a gettare le basi per nuove imprese e nuovi posti di lavoro soprattutto per i giovani, valorizzando e animando i nostri luoghi della cultura. Un corso di sartoria storica coordinato da Nello Gaetani e dall’insegnante Anna Marini, ha trovato quindi la sua massima espressione nel concorso di costumi storici e nella sfilata condotta dalla bellissima Cinzia Poli. La più Bella del Reame è un’idea di ELABORA, CONSORZIO di venti soggetti privati, presieduto da Patrizia Di Luigi e nato poco più di un anno fa, con lo scopo di creare sviluppo attraverso la cultura e di affidare alla cultura stessa, la responsabilità sociale di sostenere la crescita economica locale. Perché la cultura non è un lusso, ma un bisogno primario: bisogno di contenuti, di valori, di strumenti per interpretare la realtà, e – perché no? – anche di svago e di leggerezza, quella leggerezza che consente di affrontare con un sorriso anche i temi più difficili e spinosi. Cultura e buon divertimento quindi lo spirito della gara che ha avuto una commissione giudicatrice di altissimo livello, composta da Adele Amadio (Presidente), Raniero Isopi, Luigi Morganti, Natalia Encolpio e Rosita Spinozzi.
- LE FOTO DELLA SERATA: https://www.facebook.com/walter.de.berardinis/media_set?set=a.10201212938400009.1073741869.1667432035&type=3
Ecco l’elenco completo delle partecipanti
CATEGORIA A _ Abiti dal 1000 al 1300
1.
Abito del 1200
presentato da Sartoria Monaco di Ariano Irpino, Avellino.
Costume in stilo romanico con pettorina realizzato con applicazioni di galloni ricamati in lurex e completato da copricapo abbinato.
Liberamente ispirato a ritratti dell’ epoca.
L’abito ha sfilato per la Rievocazione Storica del “Dono delle Sante Spine alla Città di Ariano Irpinio” che si svolge nella seconda metà di Agosto e nel Corteo S. Agata Di Puglia – Foggia
Indossa l’ abito: Chiara Grilli
2.
Abito del 1200
presentato da Ente Rievocazioni Storiche Giorni di Azzolino di Grottazolina (FERMO)
Abito nobiliare composto da guarnacca in cotone ruggine, mantello in lana verde chiaro con disegno geometrico; cappello con soggólo .
Rielaborazione di alcuni modelli iconografici tratti dal testo Adla Magione Del Tau , vestire nel medioevo abbigliamento ed accessori del XIII secolo.
Ideato per la manifestazioni storica I giorni di Azzolino che si svolge alla fine di Luglio di ogni anno.
Indossa l’abito: Barbara Andrenacci
3.
Abito del 1234
presentato dall’ Associazione Culturale “Due Torri” di Tortoreto (TERAMO)
Abito in velluto di colore rosso e panna con finiture di seta, passamaneria panna e oro.
Copricapo rifinito con passamaneria; completa il tutto velo di seta a strascico.
Modello è stato tratto da una miniatura del’1200
Ideato e realizzato per il Palio del Barone di Tortoreto che si svolgerà il 16 Agosto-17 Agosto prossimi
Indossa l’abito: Lidia Ciccarelli
4.
Abito della metà del XIII presentato dai giovani partecipanti dal corso di sartoria storica organizzato per Giovani di Sesto Senso: Elena Bastiani, Paola Gaetani, Claudia Recchi, Sibilla Recchioni, Antonio Pesce e realizzato sotto la guida dell’insegnate Anna Marini
Abito in velluto e in seta con tessitura a coste irregolare in senso dell’ordito; taglio lineare, vita bassa, ampie maniche unite al mantello. Rifinitura con passamaneria in cordino con guarnizioni di cinta intrecciata. Sotto-abito in lino e seta, polsini chiusi da lacci impreziositi da decorazioni e ricamo in filo dorato e applicazioni di perle. Copricapo in seta bianca impreziosito da ovali ai lati decorati con ricamo geometrico in filo d’oro a ragnatela realizzato a mano e con decorazioni di perle. Velo in seta.
Tratto da un quadro di Dante Gabriele Rossetti “Il primo anniversario della morte di Beatrice”.
Bozzetto dell’artista ascolano Paolo Lazzarotti.
Ideato è stato realizzato per il Concorso la più bella del Reame. L’abito ha sfilato nel Agosto 2013 per Sponsalia , Acquaviva Picena (AP). Indossa l’abito Annalisa Mosca
5.
L’abito del 1250 di Forastèria degli Acquaviva
presentato da Associazione Palio del Duca di Acquaviva
Presenta un taglio ampio modellato sulla vita, realizzato con una tela di tessuto a mano cinigliato seta-lino con trama irregolare di colore giallo pastello.
Il corpetto è stato ricamato a mano con filo di lana, mentre un motivo fitomorfo di velluto in seta guarnisce il bordo inferiore così come l’ampia manica ricamata a mano a nido d’Ape.
Il mantello è realizzato in velluto rosso erubescente di pura seta con decori in oro stampati a mano, con bordo in rilievo simile all’abito.
L’abito è tratto da una miniatura gotica del XIII secolo
Indossa l’abito: Letizia Neroni
6.
Abito della seconda metà del ‘200
presentato dal Gruppo medievale Colle San Angelo , Anagni, Frosinone.
Tunica di raso beige stretta da una lunga cinta dorata a vita bassa.
La tunica è costellata da pietre preziose verdi inseriti in rombi di passamaneria.
Ampio mantello verde bordato di passamaneria. Velo montato su fascia di passamaneria
Ispirato ai ritratti dei nobili famiglie mercanti d’ Anagni
Abiti realizzati per Corteo Storico Santi Patroni d’Anagni che si svolge ad Anagni nel mese di Agosto
Indossa l’abito Maria Principio
7.
Abito del 1270
Presentato da Associazione Uomini d’ Arme città dell’ Aquila, (AQ)
Abito composto da tunica rossa di cotone leggermente sagomata in vita con maniche ampie e manicotto ricamato. Guarnacca sopra-veste di lino colore blu di prussia senza maniche, con gonna ampia di circa 6 metri realizzata utilizzando la tecnica dei teli.
Mantello realizzato esternamente con tessuto di cotone bianco operato e internamente foderato con tessuto di cady bianco puro.
Monili e fibule in ottone e pietre dure realizzati dall’ artista Raffaello Mazzeschi.
Ispirato ad un mosaico del 1270 collocato nella Basilica di San Marco di Venezia e riferito al ritrovamento della reliquia del Santo. Altri particolari fanno riferimento al Codice Manessiano.
Ideato e realizzato per la Perdonanza Celestiniana – Corteo della Bolla del Perdono– che si tiene ogni anno alla fine di agosto.
Indossa l’abito Martina Sciomenta.
CATEGORIA B (dal 1301 al 1450)
1.
Abito della prima metà del 1300
presentato da Gruppo Medievale Colle S. Angelo Anagni (Frosinone)
Abito in 3 pezzi: tunica in rasatello giallo con manicotti, guarniti da bottoni in bronzo. Il sopra-tunicale in damasco giallo aperto ai lati, chiusi ai fianchi da legacci e maniche pendenti. Mantello a tutta ruota bordeaux, bordato da passamaneria. Acconciatura formata da una fascia con pietre dure e velo bordeaux.
Ispirato: alla dama di Carlo di Valois, in riferimento all’ episodio storico dello Schiaffo D’Anagni.
Ideato e Realizzato per il Corteo Storico Sant. Patroni d’Anagni, Frosinone
Indossatrice Sofia Morrea
2.
Abito da nobildonna del 1365
presentato da Studio Stilistico Narni di Francesco Trombetti, Terni.
L’abito si compone di due elementi: una gonnella e un mantello.
La gonnella in foggia semplice di panno di colore nero con una delicata decorazione in oro sullo scollo. Sulla vita una cinta in cuoio, ornata con placche in rame, pietre dure e smalti.
Il mantello, in panno di lana di colore rosso scuro bordato in oro, scende dal capo coprendo una pettinatura di trecce e bende in lino bianco ed è tenuto sulle spalle con spille a medaglione
Ispirato al ciclo pittorico della Cappella Rinuccini in Santa Croce, Firenze.
Ideato e realizzato per il Concorso La più Bella del Reame
Indossa l’abito Elisa Petrelli
3.
Abito 1380
Presentato da Sartoria Monaco di Adriano Irpinio
Costume ispirato al periodo gotico in velluto e damasco con ricami realizzati a mano, manico con intarsi rifiniti con passamaneria e perle . Mantello di circa 4 metri, ricamato e bordato di perle.
La corona è stata realizzata a mano e ricoperta con lurex e perle.
Liberamente ispirato a ritratti della Regina Giovanna I d’Angiò
L’abito ha sfilato per la Rievocazione Storica Giovanna d’Angiò di Muro Lucano che si svolgerà l’10- 11 Agosto a Potenza e il Palio dell’ Anguria che si tienead Altavilla Irpinia il 18 Agosto di ogni anno
Indossa l’abito Laura Angelini
4.
Abito del 1410
presentato da Associazione Donne Attive di Mosciano San Angelo, Teramo.
Realizzato in velluto verde e giallo stile impero, con collo a V ricamato in oro; ampie maniche a ruota e strascico ricamato con motivo mezze lune con raggi.
Cappello in velluto con applicazioni centrali in pietre colorate, completato da velo ricamato.
Liberamente ispirato dai ritratti dell’ epoca.
Realizzato per Palio delle 8 Torri di Mosciano San Angelo
Indossa l’abito: Tania Giorgini
5.
Abito 1435
presentato da Compagnia Rosso d’Aquila – L’Aquila
Abito da nobile dama, formato da veste ampia lunga fino a terra con maniche rimborsate al polso.
Sopravveste ampia con arricciatura sotto-seno con apertura sul davanti e false maniche aperte e lunghe.
Ispirato all’ affresco “Trionfo della Morte “ – Palermo – Galleria Nazionale della Sicilia
Ideato e realizzato per la rievocazione 2 Giugno 1424 La Battaglia di Bazzano e Le Bone Novelle- Che si svolge a L’aquila a Giugno
Indossato da : Antonella Maggi
6.
Abito del 1450 presentato dalla Rievocazione Giostra della Quintana di Ascoli Piceno.
Corpetto ricamato in oro con inserti di seta bianca, gonna in velluto color oro.
Maniche damascate color salvia, con dettaglio ricamato con figura di un uccello.
Sotto abito composto da camiciola panna di seta ricamata in fili oro.
Mantello rosso con interno in seta verde.
Ispirato al polittico di Carlo Crivelli di Montefiore dell’ Aso .
Ideato e realizzato per il Corteo Storico della Quintana che si svolge la 1°Domenica del mese di Agosto
Indossa l’abito: Giulia Cameli
CATEGORIA C ( Abiti del 1451 al 1700 )
1.
Abito di fine ‘400 presentato da Associazione Contesa della Margutta.
Abito di cotone rosso, modello simmetrico con punto di vita alto valorizzato da una cintura dorata. Maniche di tessuto con semilucido oro con decori rossi, mantello simmetrico con ampia apertura di velluto damascato verde e oro, arricchito da 600 perle grandi e da migliaia di piccole perle applicate a mano. Bordo interamente ricamato a mano.
Ispirato alla Madonna della Candeletta di Carlo Crivelli
Ideato e realizzato per la Rievocazione storica della Contesa della Margutta di Corridonia (MC)
Indossa l’abito: Chiara Principi
2.
Abito femminile estivo alto borghese di fine ‘400 Inizi 1500
presentato dell Associazione Società dei Vai – Bologna.
L’abito è formato da due strati, uno interno è costituito da una veste di cotone verde chiaro con petto arricciato e maniche lunghe, ampie alla spalle e strette sull’ avambraccio. Lo strato esterno è una cotta di cotone verde scuro con un busto attillato e aperura frontale chiusa da lacci di raso di seta.
Ispirato a quadri del Cossa – Ferrara
Gli abiti hanno sfilato per la Rievocazione della “Battaglia di Ehrenberg –Austria “ che si svolge solitamente ultimo weekend di Luglio e per il Palio di Ferrara che si tiene a fine maggio.
Indossa l’abito Barbara Nanni
3.
Abito del 1545
presentato dalla Sartoria Dietro le Quinte di Bagnarola di Budrio (BO).
Abito di rappresentanza di nobildonna del Rinascimento italiano. Biancheria intima in tela di cotone e pizzo composta da bustino e verdugale. Abito a forma conica in velluto devorée ricamato in filo di seta, perle e pietra, presenta la copertura a spalle in rete fatta a mano a punto catenella su rete di tulle.
Ispirato al ritratto di Agnolo Bronzino per la duchessa di Firenze Eleonora da Toledo, prima moglie di Cosimo dei Medici e figlia del Vicerè di Napoli.
L’Abito della nobildonna è stato appositamente creato per il Concorso La più Bella del Reame
Indossato da: Carmela Napolitano
4
Abito da nobil -donna del 1548
presentato da Rievocazione Storica Insediamento del Podestà e Dono della Balestra – Castel di Lama (A.P)
Abito rinascimentale damascato segnato al punto vita da grossa cintura rifinita in perle con cappa di velluto bordata di pelliccia. Acconciatura abbinata alla cappa.
Ispirato ai disegni originali di Cesare Vecellio.
Ideati e realizzato per Insediamento del Podestà e Dono della Balestra – Castel di Lama che si svolgerà in Settembre Indossa l’abito: Maria Laura Malavolta
5 .
Abito della metà del XIV secolo
presentato da Associazione Culturale “Giovanni delle Bande Nere”
Abito damascato in cotone composto da corpino aderente stringato dietro con un cordoncino tubolare; gonna a campana con piccoli cannoncini; manica staccata con palloncino imbottita alla spalla e sviluppo in strisce fermate insieme da bottoni gioiello
6.
Abito nobildonna fine secolo XIV
presentato da Sartoria Menghini – Maceratola di Foligno (Perugia)
Il vestito di damasco in seta e cotone si compone da un bustino con tableau centrale ricamato a mano e da un’ampia gonna sostenuta da un rigido verdugale
Le ampie contro maniche, sono foderate in seta. Il collo alla medici è realizzato con pizzo riprodotto seguendo un disegno del Vinciolo. Tutti i gioielli sono realizzati interamente a mano.
Gli abiti hanno sfilato per la Quintana di Foligno
Indossa l’abito Marina Bonamici
7.
Abito del 1592
presantato da Sartoria Rivablanca di Ivana Penasa – Clès – Trento.
L’abito è composto da sopravveste in tessuto nero jaquard damascato rifinito in pizzo macramè con applicazine di svaroski in tinta; ampie maniche aperte foderate con broccato di seta; collo con listino coperto da gorgiera, confezionato a mano in pizzo macramè.L’abito aderente sul busto è allacciato dietro con stringhe, la gonna è allargata dalla sottostante verrugale;
Ispirato ai ritratti di Ercole e Doreta Thun per il loro matrimonio presenti a Castel Thun in Val di Non.
Gli abiti sono stati utilizzati nel giorno dell’inaugurazione del castello nella primavera del 2010, e lì esposti per diverso tempo e sfilano per varie manifestazioni e rievocazioni attinenti al maniero.
Indossa l’abito Romina Mannocchi
8.
Abito ‘600 Spagnolo
presentato dalla Sartoria Monaco di Adriana Monaco di Ariano Irpino (Avellino)
L’abito di velluto con maniche di raso ha un corpetto a vita bassa ricamato sul fronte con pietre e cordoncino. La gonna a campana è sostenuto da un verdugale.
collo con gorgiera. L’intero abito è rifinito con passamanerie in lurex.
Liberamente ispirato ai ritratto del tempo
L’abito “Il seicento nel Regno di Napoli il Banchetto d’Ippolita” che si svolge ad Agosto
Indossa l’abito: Gloria Di Domizio
CATEGORIA D _ Dal 1701 al 1900
1.
Abito del 1760
presentato dalle sarte Giulia Torquati e Giorgina Monti
L’abito in tessuto damascato è formato da corsetto ornato di pizzi e fiocchi e ampia gonna modello PANIER. Rifinite con bordature di pizzo e raso.
L’abito è ispirato a
L’abito è stato realizzato per il concorso La più Bella del Reame
indossa l’abito Giorgina Monti
2.
Abito in stile rococò fine ‘700
presentato da Sartoria Monaco di Ariano Irpinio – Avellino
L’abito in taffetà composta da corpetto avvitato con taglio in vita a V rifiniti con fiocchi e raso e nastri e rose in organza. Completa l’abito guanti e ombrellino.
Liberamente ispirato ai ritratti dell’ epoca
L’abito è stato realizzato per il concorso La più Bella del Reame
Indossa l’abito Antonella Argieri