Giulianova

Giulianova. La redazione de iduepunti.it replica alla dott.ssa Simona Conte de “Julia Servizi Più”

Riceviamo e Pubblichiamo dalla redazione de iduepunti.it

Per cortese rispetto del nostro diritto di Replica alla D.ssa Conte da
voi (se) ospitata nel caso ” Caro Bollette della Julia Servizi
Più”
Grazie

La Redazione de i Due Punti

A distanza di poco più di 24 ore dalla pubblicazione del nostro
articolo sui conti che non tornano delle bollette del gas a
Giulianova, è stata diramata la nota ufficiale congiunta
dell’Amministratore Unico della Julia Servizi Più e del Sindaco.

(risposta della dott.ssa Simona Conte: https://www.giulianovanews.it/2013/08/giulianova-simona-conte-julia-servizi-risponde-a-iduepunti-it/ n.d.r.)

Nel ringraziare, sorpresi per cotanta speditezza, ricordiamo a
entrambi che non abbiamo riscontrato altrettanta attenzione rispetto
ad alcune questioni mai chiarite; tanto per non andare a scavare
troppo nel passato, quella dei mancati utili da 1,1 milioni di euro
che la Julia avrebbe potuto ottenere con la costruzione di impianti
fotovoltaici sui tetti di alcune scuole di Giulianova:

http://www.iduepunti.it/cronaca/7_aprile_2013/giulianova-comune-e-julia-servizi-e-quellutile-da-11-milione-di-euro

oppure quella del danno erariale da 300.00 euro l’anno, causato del
mancato introito dei contributi CIP6 per il rigeneratore ora di
proprietà della Julia, che la stessa Conte ed il Sindaco hanno
attribuito alle trascorse amministrazioni:

http://www.iduepunti.it/cronaca/26_dicembre_2012/giulianova-sul-cogeneratore-risponda-lex-sindaco-cameli

oppure quella della mancata pubblicazione sul sito web del Comune di
Giulianova degli allegati della delibera con cui la Giunta ha
approvato la costruzione di imponente edificio tra Viale Orsini e Via
Quarnaro:

http://www.iduepunti.it/cronaca/20_agosto_2013/comune-di-giulianova-disattese-ancora-una-volta-le-norme-sulla-trasparenza,

così come dei controversi rapporti tra Comune e Gualandi in relazione
all’“esproprio” di in terreno avvenuto nel 1980, che potrebbero
sfociare in un contenzioso milionario:

http://www.iduepunti.it/cronaca/18_agosto_2013/giulianova-ferragosto-gualandi-mio-non-ti-conosco.

Perché sul gas tanta diligenza e su tutto il resto niente? Attendiamo,
fiduciosi, risposte.

Tornado all’oggetto del contendere, la nota diramata dai piani alti di
Corso Garibaldi pone almeno tre questioni: chiarezza/leggibilità delle
bollette; convenienza delle tariffe (su La Citta’ di sabato 24 agosto:
“Le nostra tra le tariffe più basse”); infine, la regolarità dei
conti.

Sul primo punto: il problema “trasparenza” nel settore gas è reale e
concreto.

L’amministratore della Julia Servizi Più cita alcune voci con
descrizioni diverse da quelle citate in bolletta; esempio: materia
prima; quota trasporto; prezzo quota stoccaggio; prezzo quota vendita
al dettaglio. Dove sono evidenziate in bolletta? Ci sono ma sono
chiamate in modo diverso. E cosa stanno a significare? Vorremmo
sentirli i commenti della Signora Maria dopo aver letto una fattura
Julia Servizi!

C’è un problema di chiarezza e trasparenza oppure no? Fatture alla
mano, giudicate un po’ voi.

La dottoressa Conte viene smentita non solo dai fatti ma anche
dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) che, tanto per
cominciare, con la deliberazione 196/2013/R/gas del 9 maggio scorso,
ha introdotto nuove regole per rendere più trasparente la bolletta del
gas per i Clienti del mercato di Tutela. Decorrenza 1° ottobre 2013.

Come fa a non saperlo la Conte visto che anche la bolletta della Julia
Servizi Più tra poco più di 1 mese non sarà più la stessa e che dovrà
adeguarsi ai nuovi standard di trasparenza?

Ma l’AEEG fa anche altro: “spiega” la bolletta in apposita rubrica del
suo sito web dedicata ai consumatori. La Julia Servizi Più, invece,
non solo non lo fa quanto lascia inspiegabilmente vuote le sezioni FAQ
e LINK UTILI del suo sito.

Alcuni tra i concorrenti della Julia non fanno così. Anche questo è
servizio al consumatore e serve per attirare nuovi potenziali clienti,
o no?

Sul secondo punto: la convenienza delle bollette della Julia Servizi
Più. Le tariffe della Julia Servizi non sono le più basse.

A “certificarlo” sono due siti web indipendenti: SOS Tariffe.it e Facile.it.

Il primo è il sito indipendente per il confronto di tariffe ADSL,
Energia Elettrica, Gas, telefonia mobile, Internet mobile, TV, Voli e
Prestiti. Consente di conoscere, confrontare, valutare e, infine,
scegliere l’offerta più conveniente. Nel 2012 è stato eletto “Sito web
dell’anno” nella categoria “Sito migliore Confronto”, da una giuria
composta da Il Sole 24 Ore, La Repubblica, Il Giornale, Corriere della
Sera.it, ecc..

Insomma: c’è da fidarsi; e noi abbiamo deciso di fidarci per
effettuare un confronto di convenienza tra le offerte delle principali
aziende che vendono il gas alle famiglie di Giulianova.

Abbiamo caricato i pochi dati richiesti: consumo medio annuo (es.:
1.400 m3 di gas) e località (Giulianova).

Abbiamo poi cliccato sul pulsante verde “Confronta le Tariffe” ed ecco
cosa ne è venuto fuori.

Alla data del 24 agosto 2013 ci sono altre quattro proposte
commerciali che, offerte sul mercato libero, assicurano al cliente un
risparmio annuo che oscilla tra i 100 ed i 133 euro.

Abbiamo effettuato il medesimo raffronto sul sito Facile.it ed il
risultato non è stato molto diverso: con un prodotto di un’azienda
leader italiana è possibile risparmiare fino a 218 euro/anno.

Sul terzo punto: i “conti”.

La dottoressa Conte precisa che “Le bollette di Julia Servizi sono in
regola”. E chi ha mai posto un problema di regolarità? Non siamo gli
ispettori della Banca d’Italia!

La nota diramata dal Sindaco e dall’Amministratore Unico della Julia
Servizi parte dalle accise e dalla imposte.

Per non saper né leggere né scrivere, abbiamo rifatto i conti
sottraendo dal totale delle bollette 2013 (che è quello che legge la
Signora Maria) le accise e le imposte, ed abbiamo diviso poi per i m3
fatturati. Risultato?

Il prezzo di 1 m3 di gas è passato da 0,59 euro della bolletta di
gennaio a 0,63/0,64 di quelle di marzo-aprile e maggio-giugno, e a
0,75 di maggio-giugno. Da gennaio a giugno + 27%. Era stato già
scritto.

Sempre per non sapere leggere e scrivere, siamo andati a togliere dal
totale bollette 2013, oltre alle accise ed le imposte anche la “quota
fissa vendita”, stabilita dall’Authority e dovuta anche a consumo
zero. Risultato? Da gennaio a giugno 2013 il prezzo di 1 m3 di gas è
aumentato del 12,15%.

Non contenti, abbiamo decurtato, oltre alle accise, alle imposte e la
“quota fissa vendita”, anche la “quota fissa rete”. Risultato finale?
Da gennaio a giugno 2013 il prezzo di 1 m3 di gas è aumentato
dell’1,2%.

A far di conto di fa presto: dei 27 punti percentuali di aumento del
prezzo del gas riscontrati tra gennaio e giugno, 15 sono da attribuire
all’incidenza della “quota fissa vendita” e 10 alla “quota fissa
rete”.

Riassumendo.

La bolletta della Julia Servizi Più è astrusa e verrà riscritta in
modo chiaro e comprensibile a partire dal 1° ottobre prossimo perché
così ha deciso l’AEEG.

Così com’è non consente al cliente di comprendere cosa va a pagare e a
chi. Non consente neppure di fare un confronto di convenienza rispetto
alle proposte di altri fornitori che pure esistono numerosi.

Le sezioni FAQ e Link Utili del sito web di Julia Servizi Più sono
vuote e non contengono alcuna guida alla lettura della bolletta.
Ognuno si arrangi come può.

Le tariffe della Julia Servizi non sono le più convenienti.

Tolte le imposte, accise ed addizionali, il prezzo del gas venduto
dalla Julia Servizi Più è aumentato da gennaio a giugno del 27%. Tolta
la “quota fissa vendita”, è aumentato del 12,5%.

Tolta la “quota fissa rete”, l’aumento è dell’1,2%.

Alla Signora Maria però di tutti questi conti cervellotici importa
poco perché, bollettini alla mano, il prezzo a m3 di gas è comunque
aumentato di circa il 30%, grazie alle tasse che, stando a quanto
attesta l’AEEG, pesano sul prezzo finale per il 34% ed al costo di
servizi di rete che incide per il 19% sul totale.

Chi ci guadagna e chi ci perde? A perdere è sicuramente il cliente,
soprattutto quando non è messo nelle condizioni di conoscere per poter
meglio scegliere. A guadagnarci c’è sicuramente chi gestisce la rete.

Per la parte imputabile ai servizi della società amministrata dalla
dottoressa Conte, il costo del gas al netto di tutto scende del 3,7%
in sei mesi (e non del 7%) ma il prezzo al consumatore, tolte tasse,
accise e addizionali, sale nella migliore delle ipotesi del 12,5%.
Così come cresce la parte dei ricavi del gestore della rete.

Non si offenda nessuno se ripetiamo che così, a fare utili, son bravi tutti.

A meno di clamorosi sviluppi e di nuovi comunicati da parte della
Julia Servizi, per la Redazione de Iduepunti.it la partita finisce
qui.

Attendiamo risposte convincenti dalla Conte e da Mastromauro su tutto il
resto.

Saluti.

La Redazione de I Due Punti

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