Giulianova. LA ROCCA BAROCCA II EDIZIONE
LA ROCCA BAROCCA II EDIZIONE
Dopo il notevole successo riscontrato la scorsa estate per la prima edizione, ritorna «La Rocca Barocca», festival musicale che avrà luogo nelle vie del centro storico dal 24 al 31 agosto, grazie al persistente lavoro dell’Associazione Culturale “Accademia Acquaviva” con il patrocinio del Comune di Giulianova.
Anche quest’anno la rassegna prevede tre appuntamenti che hanno l’obiettivo di avvicinare il pubblico giuliese alle soavi melodie del primo settecento, in un cornice che dal punto di vista artistico e architettonico trova proprio nel periodo e nello stile barocco la sua più felice espressione.
Si comincia subito con l’evento di maggior impatto che sarà la messinscena della serenata a 3 voci Aci, Galatea e Polifemo di Haendel che si svolgerà sabato 24 agosto alle 21:30 presso la piazza del Comune.
Ad interpretare i ruoli che danno vita al mito di cui Ovidio parla nelle sue Metamorfosi saranno il soprano giuliese Giorgia Cinciripi nei panni en travesti del bellissimo pastore Aci, giovane innamorato della ninfa del mare Galatea, il mezzosoprano Federica Carnevale, insidiata dal ciclope Polifemo, il basso-baritono Gianluca Margheri, invidioso del giovane e innamorato a sua volta della ninfa. Dopo che Polifemo avrà ucciso Aci per averlo sorpreso in atteggiamenti amorosi con la ninfa, questa chiederà al padre, il dio Nereo, di trasformare il sangue di Aci in fiume in modo da congiungersi per sempre con lui nel mare. L’orchestra che accompagnerà la rappresentazione sarà «Gli archi del Cherubino» compagine aquilana di comprovata fama, mentre la direzione sarà affidata alla giovane ma già esperta bacchetta del maestro Piergiorgio Del Nunzio. Regia, scene e costumi sarà Susanna Guerrini che torna sul palcoscenico giuliese dopo l’eccellente allestimento dello scorso anno.
La sera di mercoledì 28 agosto alle ore 21:30 presso la Chiesa di Sant’Antonio si terrà, invece, il concerto intitolato Si suoni la tromba, una selezione di brani per voce e tromba che rievoca le esecuzioni di cantanti e trombettisti del XVII e XVIII secolo, ed esemplifica i vari modi in cui la tromba fu usata nella musica seria del barocco: da simbolo di autorità militare, religiosa e regale. A dare corpo alle arie di Scarlatti, Haendel e Bach saranno la voce vellutata del soprano Manuela Formichella, la tromba possente di Luigi Belfatto e l’emozionante organo di Alberto Mammarella.
La rassegna si chiuderà sabato 31 agosto, sempre alle 21:30 e sempre nella Chiesa di Sant’Antonio, con una doppia e coinvolgente esecuzione: Le quattro stagioni di Vivaldi, eseguita da Marino Capulli al violino e Judith Hamza come Maestro concertatore e lo Stabat Mater di d’Astorga per soli, coro e orchestra. Il coro sarà quello del «Collegio Cairoli» di Pavia, l ’orchestra ancora una volta «Gli archi del Cherubino» e la direzione del Maestro Piergiorgio Del Nunzio.