Nuovi Sconti sulle multe per chi paga subito:
a data è il 21 agosto 2013
ma nella realtà è l’ennesimo 8 settembre 1943.
Purtroppo, nonostante il nostro appello al Ministro Lupi, qui riprodotto, dal 21 agosto 2013 è in vigore lo sconto 30% sulle contravvenzioni, cogliendo di sorpresa gli 8.092 comandi di Polizia Municipale. Cioè, come vedremo, hanno emanato una legge senza preparare prima gli aspetti organizzativi che sono sempre alla base dei cambiamenti. Incapacità organizzativa anche di questi nuovi eletti a governare il Paese che, alla distanza, crea oneri alla Pubblica Amministrazione e farà imbestialire i cittadini che si appresteranno a voler fruire di detti sconti.
I Comandi simili “ordini”, da quando è stata fondata la Repubblica, li hanno ciclicamente ricevuti, mettendoli nelle stesse condizioni dell’8 settembre 1943 quando l’ordine arrivò senza tener conto delle condizioni in cui versava ogni Comando. In sintesi, ordini che creano confusioni, odi verso le istituzioni, improvvisazioni sempre a danno dei cittadini. Questo è uno dei motivi perché anche questo Governo e questi parlamentari devono essere mandati a casa e dobbiamo intervenire perché l’esercito dei 1.000 parlamentari sia ridotto a 300 e sia possibile poter votare il candidato. Senza questo cambiamento siamo destinati a vedere ripete gli 8 settembre.
Venendo agli scontri, da parte nostra suggeriamo ai contravvenzionati che ne vogliano fruire di intercettare i vigili che stanno contravvenzionando per pagargli subito la contravvenzione in contanti, al fine anche di risparmiare anche l’addebito della notifica. Ovviamente gli 8.092 Sindaci hanno l’immediato dovere di dotare gli agenti di un adeguato fondo cassa per fare i resti a chi pagherà con 50 o 100 euro. Il non provvedere a dotare gli agenti di un adeguato fondo cassa, registrando ogni giorno non solo l’importo consegnato a ogni agente ma anche nei tagli di come è costituito, costituirebbe un indebito aggravio per il contravvenzionato che per pagare sarebbe obbligato recarsi al comando (aggravi di costi per carburante e tempo nonché aumentare l’inquinamento acustico e atmosferico con il proprio veicolo) o peggio alla posta (aggravi di costi per carburante e tempo e la commissione nonché aumentare l’inquinamento acustico e atmosferico con il proprio veicolo).
Ora, per evidenziare l’incapacità di organizzazione di chi emana una legge, ecco il primo messaggio che abbiamo ricevuto da un Comandante la Polizia Municipale di un Comune che cerca in tutti i modi di sopperire all’incapacità del Governo in carica. Noterete come sia arduo il solo leggere detto messaggio che è stato prodotto da un Comandante che cerca in ogni modo di attuare “un ordine” superiore cercando, per quanto gli sia possibile, di evitare problemi agli utenti della strada.
IL MESSAGGIO RICEVUTO
21 agosto 2013
È dalle 8 di questa mattina che studio quanto ti vado a descrivere, ed ecco il risultato, non sarà definitivo ma mi auguro possa esserlo. Ecco cosa facciamo noi per fare pagare le sanzioni ridotte del 30%. Certo sono indicazioni dell’immediato e se scoveremo criticità o disposizioni di organi superiori ci adegueremo, ma già questa mattina abbiamo ammesso al pagamento alcuni cittadini come sotto riportato.
Distinguiamo. Innanzi tutto la riduzione è applicabile dal 21 agosto 2013.
1) Verbali redatti sulla strada (esempio: mancanza cintura di sicurezza, uso del cellulare alla guida, etc.). Nei modelli esistenti – e tutti i comandi ne hanno in giacenza, mica li butteranno anche perché non si ha immediatamente la disponibilità di farne stampare nuovi (e poi costano) – stiamo preparando etichette adesive da applicare ai verbali in dotazione per chiarire della riduzione del 30% se si paga – anche in posta- entro 5 giorni, aggiungendo con precisione la somma già scontata sin anco ai centesimi. Superati i 5 giorni la somma resta quella di sempre da pagare entro 60 giorni.
2) Sempre per i verbali redatti su strada la nuova norma prevede che sia possibile pagare con la riduzione del 30% ma solo se il comando ha dotato gli agenti operanti di “strumenti elettronici” per la riscossione (pago bancomat o carte di credito ad esempio). Siccome la nuova norma dispone che sia il Ministero a promuovere la stipula di convenzioni con banche o poste o con altri intermediatori finanziari al fine di favorire la diffusione dei pagamenti mediamente strumenti elettronici, ATTENDIAMO. Quindi solo i comandi già in possesso di questi strumenti potranno ricevere il pagamento su strada ridotto del 30%. Negli altri casi il cittadino potrà farlo entro 5 giorni o in posta o presso la cassa del comando cui appartiene l’accertatore.
3) Preavvisi di divieto di sosta o simili trovati sotto il tergicristallo della vettura. Giova premettere che – e non tutti lo sanno – il foglietto trovato sotto il tergicristallo NON esiste per il codice della strada. Si sappia che questa è prassi consuetudinaria adottata da tutti i comandi d’Italia per agevolare:
- il cittadino che può pagare senza l’aggravio delle spese di notifica,
- per il comando stesso che così, se il cittadino paga prima che si avviino le procedure per la ricerca dell’intestatario della targa e la spedizione, incassa senza impiegare tempo e denaro per le incombenze relative a quanto descritto (tempo/persona che inserisce i dati al terminale ed effettua la ricerca dell’intestatario targa, predispone lo stampato per la stampa del verbale “vero” e lo porta in posta per la spedizione/notifica).
Con queste premesse, ed in ossequio alla nuova norma che recita ” la somma è ridotta del 30% se il pagamento è effettuato entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione” scopriamo che il fogliettino sotto il tergicristallo … è carta straccia. Infatti, tale foglietto NON è una contestazione – che avviene con il vero e proprio VERBALE di cui al punto 1) – e non è nemmeno una NOTIFICAZIONE che deve avvenire entro 90 giorni dalla data della violazione – che avviene quando il postino ti consegna la famigerata “busta verde” a casa -. Quindi noi vorremmo operare come segue:
- con una etichetta adesiva applicata ai preavvisi di sosta giacenti in magazzino e in dotazione agli agenti informeremo che se si paga – al comando o in posta – prima della notificazione a mezzo posta, la somma sarà ridotta del 30% e indicheremo esattamente quale sarà la somma ridotta.
- Per non vanificare comunque gli accertamenti delle violazioni dobbiamo fissare un termine alla possibilità di pagamento ridotto dei “fogliettini” perché, considerato che abbiamo 90 giorni per fare giungere la notifica al casa del trasgressore, non possiamo aspettare pagamenti oltre un certo termine ragionevole, necessario al comando per effettuare le operazioni di ricerca intestatario targa, stampa e spedizione del verbale. Quindi ipotizzo che fisseremo in 30 giorni la possibilità di pagare con la riduzione del 30%. Superato tale limite la somma potrebbe restare sempre ridotta del 30% ma solo a patto che il comando non abbia già iniziato le procedure di notifica anzidette.
Come può fare il cittadino a saperlo?
Telefonando al comando si chiederà se le procedure di notifica sono già iniziate. Se non lo sono si potrà pagare ridotto del 30% anche oltre i 30 giorni. Il termine ipotizzato da noi – 30 giorni dalla data della rilevata violazione – deve essere indicato perchè ci serve per dar modo di iniziare la procedure di notificazione. Il rischio insito nel non indicare un termine per il pagamento del fogliettino è che inviando il verbale a casa il trasgressore lo riceva dopo il suo pagamento ridotto del 30%, effettuato dopo le nostre procedure di notifica. Siamo costretti ad agire così perché altrimenti si rischia di non rispettare il termine di 90 giorni per notificare a casa del trasgressore la violazione rilevata e doversi così accollare la somma spesa per la notifica – perché il trasgressore nel frattempo a pagato – o rendere nullo il verbale giunto a casa dopo il 90° giorno.
Certo è che chi telefona deve, onestamente e correttamente, pagare il giorno stesso sennò genera un ritardo nella procedura di notificazione che potrebbe portare a rendere nullo l’accertamento e lui non pagare grazie a questo.
Se accadrà cambieremo modalità a discapito dei cittadini corretti.
ATTENZIONE 1.
Questa procedura di ammissione al pagamento ridotto del 30% entro 30 giorni comporta sì un risparmio ma solo sulla somma della sanzione “viva” e non sulle spese di notifica. Infatti se non si paga entro i 30 giorni il “fogliettino” si è comunque ammessi albeneficio della riduzione del 30% ma solo sulla somma della “multa” e non sulle spese (!!)
Esempio: un divieto di sosta “costa” 41,00 euro; con lo sconto del 30% si arriva a 28,70 euro; se pago il “fogliettino” entro il termine di 30 giorni, o dopo la telefonata che mi conferma che posso farlo, pago questa somma e basta.
Se invece non pago col “fogliettino” in mano ma aspetto la notifica a casa avrò sempre la possibilità di pagare 28,70 euro entro il 5° giorno dalla notifica a casa, ma le spese di accertamento e notifica saranno invariate ossia: se quel comando ha il costo delle operazioni di accertamento e notifica postale di 15,00 euro tale somma resta invariata quindi il cittadino potrà pagare entro il 5° giorno dalla ricezione del verbale a casa 28,70 + 15,00 di spese per un totale di 43,70 euro che però è superiore alla somma della pura sanzione originaria (!!)
ATTENZIONE che così non si beneficia poi di molto!
Se si paga il verbale giunto a casa dopo il 5° giorno la somma sarà di 41,00 + 15,00 per un totale di € 56,00 euro.
NOTA per chi versa qualche centesimo in meno.
A chi si sbaglia nel pagare di pochi centesimi – esempio: 28,00 euro anzichè 28,70 euro – noi invieremo una lettera prioritaria, non raccomandata, sperando che giunga a destinazione, in cui si invita a versare il mancante e finisce lì… più di così non potrei fare.
Se non si versa il mancante si attiva la procedura per insufficiente pagamento della sola somma in difetto… ma non mi è mai capitato, perché anche in passato c’era chi versava meno e abbiamo sempre seguito la procedura della lettera d’invito a regolarizzare.
4) Buona notizia anche per chi ha trovato il fogliettino sul veicolo tempo addietro e non ha ancora pagato. Si sappia che nei casi in cui il conducente non è stato trovato sul veicolo – tutti i casi di sosta vietata ad esempio – il fogliettino ci dice che è possibile pagare la somma “base” della “multa” entro un certo termine. Ogni comando può liberamente decidere quale, considerando le procedure che dovrà poi espletare e che ho descritto più sopra, proprio perché la legge non prevede l’esistenza dei “fogliettini”. Trascorso il termine indicato sul fogliettino il comando passa ad elaborare i dati targa per stampare poi il verbale e spedirlo per la notifica: il tutto deve giungere a casa del sanzionato entro 90 giorni dalla data del “fogliettino”. Ora, a oggi, chi non ha pagato la “multa” di un “fogliettino” e non ha ancora ricevuto a casa il verbale potrà pagare la somma ridotta del 30% lo stesso a patto di sentire il comando accertatore per i dettagli.
Quindi ritengo che la riduzione del 30% si applica a tutte le sanzioni NON ANCORA NOTIFICATE FORMALMENTE. Per i “foglietti” piuttosto “vecchi” e di cui non si è ricevuto il verbale a casa sarebbe meglio telefonare o informarsi presso il comando per sapere se è ancora possibile pagare con la riduzione del 30%.
Esempio a) : fogliettino da 41,00 euro del 21 luglio 2013. Oggi è il 21 agosto 2013. Sono trascorsi circa 30 giorni dalla data della rilevata violazione. Il comando interpellato mi informa che NON ha ancora avviato le procedure per la notifica e mi informa anche che accetta la riduzione del 30%. Pagherò in posta o al comando 28,70 euro e basta (farlo oggi stesso però).
Esempio b) : fogliettino da 41,00 euro del 8 luglio 2013. Oggi è il 21 agosto 2013. Sono trascorsi circa 30 giorni dalla data della rilevata violazione. Il comando interpellato mi informa che ha avviato le procedure per la notifica e quindi NON può accettare la riduzione del 30%. Il cittadino dovrà attendere l’arrivo della raccomandata postale per pagare – entro 5 giorni dal ricevimento – 28,70 euro oltre le spese di accertamento e notifica – che non possono godere della riduzione del 30% -. Pagherò in posta o al comando 28,70 euro più le spese – poniamo 15,00 euro – per un totale di 43,70 euro.
Spero che quanto messo in campo consenta di rendere operativa la procedura per ammettere al pagamento con la riduzione del 30% tutti senza, altresì, aggravi di incombenze per il comando.
Attendiamo comunque indicazioni dalle autorità superiori per verificare se quanto ipotizzato sia corretto o se vi saranno modifiche da apportare in seguito all’esperienza di questi primi giorni di applicazione della norma.
Quanto sopra potrà subire quindi variazioni in seguito a molti fattori, se vi saranno ci adegueremo e faremo in modo che i cittadini ne vengano a conoscenza per tempo onde evitare che non si possa fruire dell’agevolazione. Cordialmente.
IL NOSTRO APPELLO AL MINISTRO PRIMA DEL VARO DELLA LEGGE
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