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Abruzzo.Pink is Good: il nuovo progetto della Fondazione Umberto Veronesi per la prevenzione del tumore al seno

Pink is Good: il nuovo progetto della Fondazione Umberto Veronesi per la prevenzione del tumore al seno

Milano, settembre 2013 – La Fondazione Umberto Veronesi aderisce alla campagna internazionale dedicata per l’intero mese di ottobre alla prevenzione del tumore del seno con il progetto “Pink is Good”, attraverso cui realizzerà un’intensa attività di sensibilizzazione rivolta alle donne e finanzierà dieci borse di studio per ricercatori specializzati nel cancro alla mammella che lavorano nei migliori centri italiani.

«Il progetto è articolato – spiega Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione – da un lato, grazie a una cordata di aziende italiane che hanno dedicato un loro prodotto a Pink is Good, sarà possibile sostenere l’attività di dieci ricercatori impegnati nella lotta al cancro del seno; dall’altro, grazie a un’energica azione di informazione attraverso i principali media e social network, saranno diffusi i dati scientifici più recenti e le indicazioni utili perché ogni donna possa scoprire tutto ciò che serve per la sua prevenzione, dalle analisi da eseguire ai centri di cura sul territorio».

Il cancro alla mammella è la neoplasia femminile più diffusa: in Italia, con oltre 42.000 nuove diagnosi all’anno, cinque donne ogni ora scoprono di esserne colpite. Al tempo stesso tuttavia, la ricerca scientifica ha compiuto passi da gigante e le guarigioni sono raddoppiate negli ultimi vent’anni.

«Oggi nel 90 per cento dei casi le donne vincono la loro battaglia contro il cancro al seno, grazie ai progressi della chirurgia, grazie alle terapie che fermano, a volte per sempre, la proliferazione della malattia e, soprattutto, grazie alla diagnosi precoce: al momento lo strumento più efficace a nostra disposizione nella lotta ai tumori» – dichiara Umberto Veronesi, padre della Fondazione – «Non è un caso che la mammografia sia stata definita “esame salvavita”: prima il cancro viene diagnosticato, più è piccolo, e maggiori sono le probabilità di guarigione. Ma c’è un altro importantissimo vantaggio della diagnosi precoce, ed è la qualità di vita: un tumore di piccole dimensioni può essere rimosso con un intervento poco invasivo che permette di conservare l’integrità corporea femminile con un vantaggio per la donna sia fisico che psicologico».

«I progressi raggiunti e il numero di vite femminili salvate – conclude Paolo Veronesi – ci obbligano a voler fare di più, e continuare a sviluppare campagne di sensibilizzazione perché mai nessuna donna, a qualsiasi età, eviti la diagnosi precoce per paura o per mancanza di informazione. Anche nel nostro Paese ci sono ancora molte persone che non sanno, o non sanno abbastanza, proprio per questo le iniziative come il mese di prevenzione sono preziose».

Dal primo ottobre il progetto della Fondazione Veronesi prenderà il via, per maggiori informazioni: www.pinkisgood.it

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