La GTM ammette clamorosamente tutte le criticità in materia di barriere architettoniche. Assenti però soluzioni praticabili
Per associazioni e comitati è inevitabile da parte del Comitato VIA la bocciatura definitiva del progetto
Riteniamo che La documentazione depositata dalla GTM, nel vano tentativo di sanare le criticità già rilevate nella precedente seduta del Comitato V.I.A. (a seguito delle puntuali osservazioni delle associazioni e dei comitati), non soddisfi le esigenze di chiarimenti richiesti attraverso precise prescrizioni. Anzi, i consulenti fiduciari certificano indirettamente l’impossibilità di trovare soluzioni tecniche alle varie criticità.
Ci riferiamo in particolare alla eliminazione delle barriere architettoniche con conseguente adeguamento dell’opera alla normativa vigente in materia e all’impatto sull’inquinamento atmosferico e acustico.
Da un attenta analisi dello studio della GTM abbiamo evidenziato errori interpretativi di alcune norme.
E’ evidente la forzatura (pg 28 dello studio in oggetto sulle Barriere Architettoniche) quando si definisce il marciapiede lato mare come un “percorso ”.
Il percorso secondo la L. 236/89 deve avere larghezza non inferiore a 90 cm. Mentre il marciapiede deve avere una larghezza non inferiore ai 150 cm (DM 05-11-2001).
Lo studio GTM definisce tutti i tratti di percorrenza per pedoni e carrozzine come percorsi per poter rientrare nella misura di 90cm. Per il codice della strada e per la normativa vigente in materia di sicurezza tali tratti però sono a tutti gli effetti dei marciapiedi quindi devono avere una larghezza NON inferiore a 150 cm.
L’ ex tracciato ferroviario a tutti gli effetti è una strada di scorrimento (nel caso dell’attuale progetto GTM da dedicare al transito esclusivo di tram su gomma) con relative banchine di atterraggio da entrambi i lati di percorrenza, che devono essere raggiungibili in sicurezza attraverso appositi marciapiedi. Marciapiedi necessari a maggior ragione visto che, anche e soprattutto sul lato mare, insistono numerosi accessi di abitazioni .
Quindi, la parte della strada ospitata all’esterno della carreggiata lato mare e citata nel documento GTM a pag. 5 come “ camminamento pedonale”, altro non è che un marciapiede, proprio per la presenza di tutte le caratteristiche appena descritte che ne identificano la sua natura senza ombra di dubbio. La definizione di “percorso” data dai consulenti della GTM appare in tutta evidenza impropria e fuorviante. Una vera forzatura!
In ogni caso non esiste possibilità alcuna di allargare i marciapiedi qualsiasi sia la dimensione presa in considerazione per la presenza di abitazioni, strade parallele di servizio, muraglione della ferrrovia (tratto di Montesilvano).
Altro problema: i consulenti ammettono che la gran parte delle rampe di accesso al tracciato ha una pendenza non a norma (superiore all’ 8 %) quindi da adeguare. Non danno alcuna soluzione su COME si possano adeguare. Manca totalmente lo spazio necessario per: 1) addolcire le pendenze 2) portare la larghezza delle stesse a 150 cm per l’incontro tra due carrozzine e una carrozzina e un pedone o ancora una carrozzina ed un passeggino; 3) avere la lunghezza necessaria per permettere ogni 10mt alla carrozzina di fare manovre di inversione di marcia.
Sono risibili anche le soluzioni proposte per superare altri ostacoli che insistono sul percorso (vedi dossier).
Anche le numerose pagine scritte dai consulenti riguardo l’impatto atmosferico e acustico e la riduzione del traffico non sono munite di riscontri oggettivi.
Ancora una volta emerge la totale superficialità con cui si è proceduto nell’elaborazione del progetto e nella messa in opera dei lavori.
Riteniamo che il progetto sia da rigettare. Prima di tutto perché si sta valutando un progetto in “sanatoria” in contrasto con la normativa vigente nazionale e comunitaria, come peraltro ammesso e dichiarato ufficialmente dalla stessa Provincia di Pescara (membro del Comitato) nel verbale VIA del 18 luglio scorso.
In secondo luogo perchè non ci sono soluzioni alla eliminazione delle barriere architettoniche e alle problematiche che rendono, ormai in tutta evidenza, inadeguato il tracciato scelto.
Domani saremo in audizione al L’Aquila al Comitato VIA.
WWF ABRUZZO (Loredana Di Paola)
CARROZZINE DETERMINATE (Claudio Ferrante)
COM. OLTRE IL GAZEBO NO FILOVIA (Antonella De Cecco)