Chieti. EVENTI SCALINI 2013: INCONTRI LETTERARI con autori delle Edizioni Tracce (Domenica 15 Settembre, ore 21:00)

EVENTI SCALINI 2013

DOMENICA 15 SETTEMBRE 2013
a partire dalle ore 21:00

INCONTRI LETTERARI con autori delle Edizioni Tracce

presso la Libreria MONDADORI di CHIETI SCALO (Viale B. Croce n. 9)

Domenica 15 settembre, alle ore 21,00, presso la Libreria Mondadori, in Via
Benedetto Croce 9, a Chieti Scalo, le Edizioni Tracce, in collaborazione
con l’Associazione Editori Abruzzesi, presenteranno i libri:
“Vertigine d’acqua” di Nicoletta Di Gregorio, “Quando
verrai da ogni cosa” di Bibiana La Rovere, “L’ultima
fuga” di Daniela Quieti e “Le ciglia d’Oriente” di
Stevka Smitran.

Dall’introduzione di Tara Gandhi Bhattacharjee alla silloge di
Nicoletta Di Gregorio, “Vertigine d’acqua”:
La lettura di queste splendide poesie senza tempo mi rimandano alla ricerca
della Coscienza, come verità che risiede nella propria realtà suprema.
Quando questa verità ci porta alla ricerca dell’ignoto nel Cosmico ed
oltre, essa diviene un viaggio spirituale.

Dalla prefazione di Renato Minore alla silloge di Bibiana La Rovere,
“Quando verrai da ogni cosa”:
La poesia “chiarisce il già chiarito, ordina cose ordinate, dirlo
altrimenti è difficile se non impossibile”: le parole di un poeta come
Natan Zach aiutano ad attraversare il terreno dentro cui si svolge il
dialogo nascosto ed appassionato di Quando verrai da ogni cosa. […] La
potenza è proprio la verità delle parole, “la potenza del loro strumento
verbale”. La poesia accende micce, illumina percorsi dell’anima e del
corpo, la poesia è una forma rapida e saettante con cui percepiamo il
mondo, è l’unica assicurazione disponibile contro la volgarità del cuore
umano.

Dalla prefazione di Márcia Theóphilo alla silloge di Daniela Quieti,
“L’ultima fuga”:
La poesia di Daniela Quieti rappresenta l’esperienza quotidiana di
un’avventura dello spirito.
[…] la poetessa nel dare forma ai suoi versi, si dedica, di fatto, a un
lavoro sia di conoscenza che di riflessione con un’espressione sensoriale
e affettiva […]
[…] Lei tratta l’umano con il rispetto degli antichi eremiti, ma anche
con la saggezza di chi fa della poesia il proprio pane quotidiano, molte
volte amaro, come tutte le esperienze che non si possono condividere. […]

Dalla prefazione di Davide Rondoni alla silloge di Stevka Smitran, “Le
ciglia d’Oriente”:
Una voce che si fa accogliente e ritmica, molta vita batte in queste poesie
di Stevka Smitran. Come a non sapere quasi come fare per abbracciare e
trattenere. Esilio, figure di amici in carne e ossa o in pagina, e poi
l’amore in molte forme, domande, domande… C’è l’eredità del miglior
Novecento ma, per così dire, con una nuova urgenza dentro… Passano molte
cose in questi versi come in uno specchio che ha misteri dentro e rimanda
frammenti senza lasciarli andare privi di una luce, di un’ombra nuove. Non
vuole salvare il mondo, e nemmeno la poesia. Vuole solo offrire, vuole
solo fare quel gesto che quasi nessuno fa più: custodire, bene-dire.