Interviste e ricordi
“Ai primi del mese di marzo del 1946, abbandonai sogni, vanità e speranze che stavo costruendo nel mio lido natìo. Ero diretto, a bordo del Saturnia, verso il nuovo Continente che col tempo, mi avrebbe costruito un futuro carico di sorprese, novità, e la realizzazione di quel sogno accarezzato sin da ragazzo: vedere il grande ovale di Indianapolis”. Con queste parole si apre l’ultima fatica del giornalista Lino Manocchia edita da Artemia Edizioni e intitolata “Lino e il microfono”, in uscita il prossimo 24 ottobre con presentazione presso la Sala Buozzi di Giulianova. Non solo un testo, ma una vera e propria raccolta di avventure, esperienze, ricordi e soprattutto interviste del grande giornalista che, partito con poche certezze dalla sua Giulianova, è approdato fin oltreoceano, dove ha avuto l’onere e l’onore di intervistare i più grandi personaggi mai esistiti. Il racconto diretto di un vissuto pieno ed entusiasmante di chi, nella vita, non si è certo risparmiato. Un escursus di ricordi rimasti indelebili nella memoria ancora vivida di un uomo che della sua curiosità ha fatto il proprio mestiere e che passa attraverso la rievocazione della Giulianova dell’epoca, non così diversa da quella attuale, con le sere d’estate al Kursaal e la Festa della Madonna dello Splendore al sottofondo delle bande musicali, fino agli incontri della domenica calcistica con giocatori del calibro di Taffoni, Paolini, Poliandri e tanti altri. Poi il ricordo della guerra, l’incontro con il Duce, quindi la partenza per gli Stati Uniti. A chi gli chiede com’è stato l’impatto con il Nuovo Mondo, Manocchia risponde: “E’ una terra sconfinata, avvincente, aperta a chi ha la volontà di lavorare e migliorare”. E a lui, instancabile stacanovista, questa volontà non è mai mancata, così come la passione per la propria professione trasmessagli dal padre, l’illustre giornalista e scrittore Francesco Manocchia. L’America, come lui stesso scrive, lo ingoiò letteralemente: le esperienze alla Rai, i giornali, programmi televisivi e radiofonici. Tramite la Voce dell’America intervistò ben cinque Presidenti degli Stati Uniti, senza dimenticare le star di Hollywood con le quali ebbe il privilegio e il merito di colloquiare: l’indimenticabile Marylin, Paul Newman, Dean Martin, Frank Sinatra e tanti tanti altri. Fino ad arrivare ad essere il più giovane reporter inviato dalla Rai al 50° anniversario dell’Oscar Haward di Hollywood. “E’ un uomo poliedrico dai mille interessi, le sue passioni, la penna, le auto, i motori di cui è esperto ed appassionato, le auto da corsa, un’intervista che gli concesse il grande Tazio Nuvolari prima di un’importante edizione della Coppa Acerbo a Pescara, tutto appartiene a Lino.”, dice di lui il grande amico di sempre Ruggero Orlando in un’intervista. Una produzione dall’indubbio valore storico, giornalistico e culturale che ripercorre un’epoca e arriva fino ai giorni nostri.