Centrale a biomasse di Bazzano, L’Aquila
Il WWF scrive alla Regione e agli enti: obbligatorio riesaminare l’autorizzazione,
dirimente lo studio dell’Università di L’Aquila sulle emissioni.
Il WWF ha inviato una nota alla Regione Abruzzo e agli altri enti coinvolti per chiedere l’immediato riesame dell’autorizzazione rilasciata nel 2010 alla società Futuris per l’impianto a biomasse da 5,5 Mw che dovrebbe essere realizzato a L’Aquila a Bazzano.
In particolare il WWF, dopo aver letto lo studio dei ricercatori dell’Università di L’Aquila pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale “Atmospheric Environment”, ritiene non solo opportuno ma addirittura obbligatorio il riesame da parte degli enti. Infatti, i ricercatori aquilani sono giunti a conclusioni molto più preoccupanti rispetto ai tecnici dell’azienda per quanto riguarda l’impatto delle ricadute di inquinanti che hanno un potenziale effetto dannoso sulla salute dei cittadini e sull’ambiente, come ossidi di Azoto, anidride solforosa e particolato (PM10).
Riportiamo integralmente le valutazioni dei ricercatori aquilani contenute nel paragrafo “CONCLUSIONS” a pag.254 “We estimate significant increments to SO2, NO2 and PM10 ambient levels produced by the power plant within 1.5 km from the source. Although the average annual increments over the domain of interest are relatively small (<0.5 mg m3), we calculate 141 and 15 exceedances of the hourly limits for human protection of 200 mg m3 and 350 mg m3 (EC, 2008) for NO2 and SO2, respec tively. In summer, NO2 and PM10 ambient levels may be enhanced by up to 50% and 10%. The largest intake fraction, a measure of population exposure efficiency, is predicted for SO2 and primary PM10 in 25 x 10-6, similar to a typical U.S. coal fired power plant. Our results are somewhat in contrast with those published by the building firm of the plant on the web (http://www.collettivo99.org/site/?p1⁄42501). The maximum annual average impact is about
twice as much for SO2 and PM10 in our simulation, and we also report limit violations. The disagreement on the maximum incre ments is at the edge of modelling uncertainties, which we estimate to be 30% and 100% for average and peak values respectively. ”
Nella nota, infine, si richiedono una serie di risposte circa le procedure seguite con particolare riferimento all’esistenza della Valutazione di Incidenza Ambientale, necessaria quando si interviene, anche indirettamente, sui Siti di Importanza Comunitaria e Zone Speciali di Conservazione, e sulle modalità di partecipazione e trasparenza nell’iter procedurale, in ossequio alla Convenzione di Aarhus.
Si rimanda alla nota a firma del Presidente regionale del WWF Luciano Di Tizio e allo studio allegato per altri approfondimenti specifici.
INFO: 3683188739