Ricostruzione dell’Aquila è fuori dalle Istituzioni della Regione Abruzzo
Mia Casa d’Abruzzo
Coordinamento regionale
La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari ha stilato l’Ordine del Giorno della prima seduta del Consiglio Regionale che si svolgerà martedì prossimo 17 settembre: il Mia Casa d’Abruzzo prende atto e denuncia alla opinione pubblica che, nonostante ripetute sollecitazioni, tra i 16 punti da esaminare nel corso della seduta “ordinaria”, non c’è alcun punto riferibile, direttamente e indirettamente, alla approvazione di una “Legge Regionale Organica” per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere.
L’assenza del Consiglio e della Giunta regionale all’interno della quotidiana e concreta problematica relativa alla “ricostruzione e messa in sicurezza antisismica” del patrimonio abitativo pubblico e privato, in questo 4 anni e 5 mesi ormai trascorsi dal 6 aprile 2009, è stata praticamente “totale”.
La stessa Commissione Speciale regionale per la ricostruzione post-terremoto, alla quale il Consiglio assegna, tra l’altro, il compito di elaborare e proporre, di concerto con le istituzioni locali, gli ordini professionali, i comitati cittadini e le associazioni di categoria, provvedimenti di legge e/o amministrativi e avviare come impegno prioritario e con il coinvolgimento di tutti gli attori locali, l’elaborazione di una proposta di legge sulla ricostruzione, non si è mai riunita, né lo farà nei prossimi giorni!
I comportamenti assunti in questi “terribili anni” post terremoto dal Presidente della Giunta Chiodi sul piano esecutivo, e dal Consiglio regionale su quello legislativo, sono stati “omissivi” e non affatto “rispettosi” della stessa Legge Regionale n. 6 del 30 aprile 2009 la quale è rimasta “inapplicata” pur stabilendo, allora, che la Regione Abruzzo, in collaborazione con lo Stato, con le Regioni, con le Province, con i Comuni, con gli Organismi internazionali, con l’Unione europea, con tutti gli enti pubblici e privati interessati avrebbe dovuto promuoverela ricostruzione di tutte le zone distrutte e colpite dal sisma del 6 aprile 2009 e mettere in atto iniziative e funzioni degli enti territoriali e locali interessati dal sisma in tutti i processi decisionali e di programmazione relativi alla ricostruzione, con particolare riferimento ai rapporti con lo Stato e l’Unione europea.
Il Mia Casa d’Abruzzo, non ha nulla da aggiungere a questo “quadro desolante”, purtroppo appeso sui muri crollati e sopra le macerie della Città dell’Aquila, pensato e dipinto da menti e mani raffinatissime, nel disinteresse “cinico” delle principali Istituzioni della Regione Abruzzo certamente non all’altezza delle attese e delle speranze dei Cittadini abruzzesi ed aquilani, ed incapaci di assolvere ai compiti e alle responsabilitàad esse affidate dalla Costituzione e dallo Statuto della Regione Abruzzo.
Pio Rapagnà – ex Parlamentare
L’Aquila, 10.9.2013