Teramo e Provincia

Roseto degli Abruzzi. Comitato contro l’aumento della TARSU

Comitato contro l’aumento della TARSU

Roseto degli Abruzzi

Via Lombardia, 10 – Tel. 085-8944932

AVVISO AI CITTADINI INTERESSATI

con invito a intervenire personalmente

E’ stato annunciato con un manifesto che il Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi si riunirà (DOMANI POMERIGGIO) martedì 3 settembre, alle ore 18.00, in seduta pubblica straordinaria urgente presso il Palazzo del Municipio (terzo piano) per trattare il seguente ordine del giorno: ATTO DI INDIRIZZO PER L’ATTUAZIONE DEL PROCESSO DI RISTRUTTURAZIONE AZIENDALE PROPOSTO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL CIRSU – Consorzio Intercomunale per la Raccolta e lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani – CON VERBALE N. 15 DEL 23.08.2013.

Cari Cittadini di Roseto,

Vi è noto che moltissimi di noi, attraverso il Comitato contro l’aumento della TARSU, abbiamo puntualmente contestato gli “ingiustificati” e ripetuti aumenti della tassa sui rifiuti e ritengono che anche” le nuove tariffe della TARES sono “gonfiate”in quanto non corrispondono alle spese effettivamente sostenute per coprire il costo complessivo del servizio di raccolta e smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.

La contestazione, di ieri e di oggi, si basa “ancora oggi” sul fatto che le modalità ed i criteri di calcolo e di determinazione delle somme che ogni famiglia è stata costretta a pagare per gli anni dal 2008 al 2012, e sarà costretta a pagare per l’anno 2013 dipendono “conseguenzialmente e direttamente” dalla cattiva gestione del servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti, in particolare, a partire dagli anni 2007-2008-2009, nel corso dei quali si è verificato un primo e “clamoroso” aumento del 60% della TARSUed una “improvvisa lievitazione” della tariffa richiesta dal CIRSU – da 55 a 220 euro –per ogni Tonnellata di rifiuti conferiti in discarica dai 6 Comuni consorziati di Roseto, Giulianova, Mosciano, Bellante, Morrodoro e Notaresco.

Pertanto, l’incredibile incrementodella TARSU e della TARES è “oggi come allora” da considerarsi del tutto ingiustificato, in quanto condizionato dalla necessità di dare copertura ai “presunti” maggior costi dei vecchi e dei nuovi servizi di raccolta differenziata (Porta a Porta).

Infatti, dati alla mano, i versamenti effettuati dal Comune di Roseto al CIRSU nel periodo compreso tra luglio 2009 e agosto 2010 sono stati pari a3.697.532,32 Euro, mentre la formazione del “ruolo ordinario” relativo alla TARSU per l’anno 2010 è stata “attivata” con la registrazione di un totale di5.088.449,71Euro.

Alla luce di quanto successivamente accaduto anche con l’avvento della “nuova” maggioranza di centrodestra, si evidenzia un servizio di raccolta e smaltimeto dei rifiuti solidi urbani sempre più “costoso”, mentre nel contempo è stata “gettata alle ortiche” la possibilità di fruire di un polo tecnologico “di eccellenza” come quello di Grasciano.

Per questo, la attuale Amministrazione Comunale, se voleva mantenere gli impegni e le promesse fatte in campagna elettorale per la elezione del Sindaco, prima di inviare i nuovi moduli con la richiesta di versamento degli anticipi e dei conguagli della TARES per l’anno 2013, “avrebbe dovuto annullare, ora per allora, gli aumenti della TARSU, del 60% nel 2008 e del 25% del 2010, deliberati dalle precedenti Giunte Comunali guidate dal Sindaco Di Bonaventura, con il decisivo apporto, successivamente, degli allora Assessori al Bilancio Enio Pavone (attuale Sindaco) e Teresa Ginoble.

Il Consiglio Comunale, prima di ogni altro e qualsiasi “atto di indirizzo”, ha il dovere di approvare un atto amministrativo alfine di consentire “a conguaglio” larestituzione alle famiglie ed ai Cittadini di Roseto delle somme TARSU versate in più rispetto al giusto dovuto.

Il Consiglio Comunale di Roseto, che si riunisce domani martedì 2 settembre, alle ore 18,00 – presso il Palazzo del Municipio – già il 10 dicembre 2010 ebbe ad approvare la operazione di ricapitalizzazione del CIRSU condizionandola all’assenso al nuovo piano industriale di rilancio della società stessa e della controllata SOGESA per il quinquennio 2011-2016 che prevede la “trasformazione” del CIRSU da Società di patrimonio e di servizi in una società in House “delegata” a svolgere la gara per l’individuazione del “nuovo socio” privato di SOGESA, individuata quale gestore del servizio.

Punti di forza della “strategia industriale” del CIRSU erano la titolarità della nuova discarica di Grasciano 2 quale discarica provinciale e la individuazione a mezzo gara del nuovo socio privato della SOGESA quale “gestore” della discarica stessa con l’implementazione nel settembre 2011 del servizio di raccolta rifiuti “porta a porta” nei sei Comuni soci.

Ma l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con una nota del 29 marzo 2011 ha reso un parere “tecnico” secondo il quale, il CIRSU, pur potendo essere una società di patrimonio, doveva considerarsi decaduto dall’affidamento del servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti a far data dal 31 dicembre 2010.

La Giunta Comunale di Roseto, con Deliberazione n. 41 del 7 aprile 2011, prese atto della intervenuta decadenza “ope legis” dell’affidamento del servizio di raccolta e trasporto smaltimento dei rifiuti e della efficacia del contratto di servizio sottoscritto con il CIRSU il 17 marzo 2000 e “partecipò” alla Società CIRSU e alla SOGESA la decadenza dell’affidamento del servizio pubblico con “risoluzione anticipata” del contratto.

Nel corso degli ultimi anni è stata sprecata la possibilità di fruire di un polo tecnologico come quello messo su a Grasciano con i soldi dei contribuenti, dato che i Comuni consorziati nel CIRSU, poi promotori di SOGESA, non hanno attuato per tempo la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, né l’uso ottimale degli impianti, né il riciclaggio corretto: hanno invece permesso l’esaurimento di una discarica in cui doveva andare solo una percentuale ridotta di rifiuti non riciclabili.

In tale contesto, il Consiglio Comunale di Roseto di fronte ad una situazione economico-finanziaria della Società CIRSU S.p.A. che prevede una perdita economica a tutto il 31.12.2010 di circa 1.300.000,00 Euro, ha approvato la “ricapitalizzazione” del CIRSU medesimo ed il “riconoscimento” della legittimità del debito fuori bilancio.

I tanti Cittadini che hanno sempre pagato la TARSU sono sempre di più sconcertati e preoccupati” dalle incerte cifre “debitorie” messe in campo dall’Assessore al Bilancio Montese, dall’Assessore Fornaciari e dal Sindaco Pavone, frutto anche del quotidiano modificarsi della situazione a seguito di una forte confusione giuridica e contabile della cui responsabilità sia la vecchia che la nuova amministrazione comunale non si possono “chiamare fuori”, dovendosi, adesso, come maggioranza e come opposizione, assumersi ciascuna la propria parte di responsabilità e provvedere a sanare tutta la situazione, ad esclusiva tutela dei Cittadini e delle famiglie, oggi, in gravi difficoltà economiche e sociali.

Chi può intervenire, partecipi alla seduta del Consiglio Comunale.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

portavoce pro-tempore del Comitato

Roseto degli Abruzzi 2.9.2013

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