Teramo e Provincia

Roseto. Il Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi ha il dovere di approvare un atto amministrativo alfine di consentire “a conguaglio” la restituzione alle famiglie ed ai Cittadini diRoseto delle somme TARSU versate in più rispetto al giusto dovuto.

L‘incredibile incremento della TARSU e della TARES resta del tutto ingiustificato, in quanto le modalità ed i criteri di calcolo e di determinazione delle somme che ogni famiglia è stata costretta a pagare per gli anni dal 2008 al 2012, e lo sarà anche per il 2013 con la TARES e la “nuova Service-Tax”, dipendono “direttamente” dalla cattiva e deficitaria gestione del servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani, a seguito della quale la Giunta ed il Consiglio Comunale di Roseto, dal 2008 in poi, hanno deliberato un primo aumento del 60% della TARSU, e successivamente, nel 2010, di un ulteriore e “arbitrario” aumento del 25%.

E non è un caso che proprio in quegli anni è stata “gettata alle ortiche” la possibilità di fruire di un polo tecnologico “di eccellenza” come quello realizzato con i fondi pubblici in località Grasciano di Notaresco, dato che i Comuni consorziati nel CIRSU, pur costituendo la SOGESA, non hanno attuato per tempo la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, né promosso l’uso ottimale degli impianti, né effettuato un corretto riciclaggio.

Tra l’altro, bisogna ricordare a tutti gli “smemorati” Amministratori di ieri e di oggi, che già il 10 dicembre 2010 il Consiglio Comunale di Roseto, pur di fronte ad una situazione economico-finanziaria della Società CIRSU S.p.A. che prevedeva una perdita economica a tutto il 31.12.2010 di circa1.300.000,00 Euro, approvò la sua “ricapitalizzazione” e “riconobbe” la legittimità del debito fuori bilancio. Ma quella “ricapitalizzazione” era condizionata all’assenso al nuovo piano industriale di rilancio della società stessa e della controllata SOGESA per il quinquennio 2011-2016.

Punti di forza della “strategia industriale” del CIRSU erano la titolarità della nuova discarica di Grasciano 2 quale discarica provinciale e la individuazione a mezzo gara del nuovo socio privato della SOGESA quale “gestore” della discarica stessa con l’attuazione, a partire da settembre 2011, del servizio di raccolta rifiuti “porta a porta” in tutti i 6 Comuni soci del Consorzio.

Ora, se per colpa degli Amministratori Comunali e dei Gestori del servizio, le cose non sono andate nel verso giusto, i tanti Cittadini di Roseto che hanno sempre pagato la TARSU sono sempre di più sconcertati e preoccupati” nel sentire e leggere le incerte cifre “debitorie” messe in campo dall’Assessore al Bilancio Montese, dall’Assessore Fornaciari e dal Sindaco Pavone, frutto anchedel quotidiano modificarsi della situazione a seguito di una forte confusione giuridica, contabile e della gestione verificatasi anche con l’avvento della nuova maggioranza di centrodestra.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

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