Teramo e Provincia

Una “generale” Variante alla Statale 16 Adriatica fa parte integrante ed inscindibile del “Corridio adriatico di grande viabilità” che chiama oggi in causa alcuni Comuni della fascia costiera della Regione Abruzzo

Comitato “Città per Vivere”

, i quali hanno “cancellato” un’opera pubblica strategica che le rispettive comunità locali da Montesilvano a Roseto degli Abruzzi chiedono e attendono da quasi mezzo secolo.

Infatti, se dovesse accadere qualcosa di grave sulla vicina e “parallela” A/14 tutto il traffico leggero e pesante si riverserebbe “pesantemente” all’interno di quei centri abitati che “ancora oggi” non hanno una circonvallazione o una strada alternativa alla Statale 16: Montesilvano, Silvi, Pineto e Roseto degli Abruzzi, prima di tutto, sarebbero tra le più importanti Città turistiche che, pur avendo lottato per anni per liberarsi dal traffico pesante e di attraversamento, si ritroveranno “invase” da un volume di traffico di enormi proporzioni e con effetti catastrofici per l’inquinamento, la sicurezza, la salute e la qualità della vita dei Cittadini residenti e con danni irreparabili per il turismo.

In tale contesto, le “circonvallazioni” alle Città di Pescara, Montesilvano, Silvi, Pineto e Roseto degli Abruzzi, sono state considerate sin dagli anni ’70 tra le opere prioritarie di grande viabilità e di collegamento tra le due Province più urbanizzate della fascia costiera.

Purtroppo, nonostante una continua emergenza, nessuna iniziativa “concreta” viene assunta in merito dai Sindaci di questi Comuni, dimenticandosi perfino di“trasmettere” al Ministero per le Infrastrutture e all’ANAS le richieste di “completamento” dei tratti rimasti incompiuti, come quello di Montesilvano-Città Sant’Angelo-Silvi, e la realizzazione della Variante di Roseto degli Abruzzi sino allo sbocco della Teramo-Mare a Giulianova.

Negli ultimi anni, la situazione lungo la Statale 16 è diventata sempre più allarmante, a causa della esposizione media annua al particolato PM10 della popolazione residente che supera la soglia di 20 microgrammi per metro cubo (µg/m3) la quale, in base alle linee guida della Organizzazione Mondiale della Sanità, non dovrebbe mai essere superata.

Un vero e proprio grave allarme per la salute dei Cittadini deriva anche dal fatto che i livelli di inquinamento dell’aria da parte del Biossido di Azoto (NO2), che tutti i Cittadini respirano 24 ore su 24, presentano già da diversi anni un costante superamento di 200 microgrammi per metro cubo con ripetuti “picchi” vicini ai valori tra 150 e 300 microgrammi per metro cubo da parte delle particelle totali sospese (P.T.S.), e delle polveri sottili, spesso non ancora rilevabili.

In tale contesto, desta preoccupazione il fatto che l‘ARTA Regionale, pure invitata a farlo, non è in grado di procedere alla installazione di centraline “fisse” di monitoraggio dei livelli di inquinamento atmosferico all’interno dei centri urbani interessati, le quali “dimostrerebbero” in tempo reale la necessità e l’urgenza “sanitaria” di realizzare una “alternativa” alla attualeStatale 16 Adriatica,sulla quale dirottare una parte importante di traffico pesante e veicolare, sia locale che di attraversamento.

Il Comitato Città per Vivere, chiede, ancora una volta, al Ministro per le Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi e al Presidente della Regione AbruzzoGianni Chiodi, il completamento del “Corridoio adriatico”, attraverso la realizzazione quantomeno di quelle Varianti alla Statale 16” già progettate e già da tempo approvate dall’ANAS, mettendo in atto tutte le procedure relative ai tracciati e alle opere riguardanti, prima di tutto, i Comuni di Montesilvano e Roseto degli Abruzzi, anche adeguando le opere ai “nuovi” ostacoli urbanisti sopravvenuti rispetto al progetto esecutivo, tra l’altro già più volte approvato e modificato nel corso degli anni.

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

Roseto degli Abruzzi, 1.9.2013


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