Abruzzo

Abruzzo. Lettera aperta del sindacalista Geremia Mancini

LETTERA APERTA

Ripensare l’Abruzzo.

Vedo, sento, percepisco il lamento della mia gente. In troppi hanno perso lavoro, in troppi inutilmente lo cercano e ancora in tanti rasentano la nuova povertà.

E allora …

Se mi è consentito parlare della “mia” regione lo faccio con la passione , con l’amore e, spero, con la conoscenza di chi , per tanti anni, ha avuto l’onore di poterla rappresentare, sul territorio,  da sindacalista. Non è pensabile, non è sopportabile e neppure onesto pensare ad un Abruzzo destinato ad essere Regione “cenerentola”.  Il nostro territorio è disegnato dalla natura e dalla storia quale capace di attrarre impresa e soprattutto turismo. Il tutto senza dimenticare l’agricoltura. Dall’Europa è auspicabile reperire strumenti e finanziamenti. I fondi UE possono e debbono essere veicolo di sviluppo unico ed imprescindibile,  ma perché questo accada è necessario che la Politica (con la P maiuscola) si attrezzi, si ridesti e compia uno sforzo di onestà intellettuale. La Sinistra, la Desta o chissà cos’altro sappiano convergere sulle proposte e sugli indirizzi e il tutto nell’interesse superiore della nostra gente. Vi sono gli appetibili fondi Strutturali Europei o quelli destinati alle cosiddette “regioni in transizione” o ancora i fondi FSC da intercettare ma è necessario anche altro. E’ necessario  “sognare” un Abruzzo che guardi alla sofferenza occupazionale come ad un problema che si tramuti in strumento e non già come ad una partita persa. Si può, si deve, tornare ad attrarre investimenti ed insediamenti. E allora, per una volta, guardiamo indietro con coraggio e senza remore. Dove sono oggi i Remo Gaspari, i Lorenzo Natali, i Francesco D’Angelosante o  i  Nino Sospiri, uomini capaci di “battere il pugno” sul tavolo romano, per il loro Abruzzo, nella certezza di essere ascoltati ?  Oggi sono troppi i “politici” senza alcun credito elettorale, senza un voto che sia un voto, senza nessun legame con il territorio , senza alcuna conoscenza delle esigenze reali del proprio territorio che si agitano per un unico interesse  … il loro !!! Quelli onesti, quelli puliti e quelli capaci, e ve ne sono, sappiano fare pulizia anche tra le loro fila e si spendano solo ed unicamente per il territorio. Un giorno, forse, qualcuno li ricorderà accanto ai grandi del nostro Abruzzo.

geremia mancini segretario confederale ugl

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