E’ notizia di oggi che quasi 120.000 cittadini lombardi saranno chiamati ad esprimersi il prossimo I dicembre riguardo alla fusione di ben 56 Comuni che avrà come obiettivo la semplificazione della macchina amministrativa, la riduzione dei costi e il miglioramento dei servizi.
Prendiamo atto del fatto che, al contrario, la classe politica regionale e comunale pescarese preferisce continuare ad ignorare il tema, negando la possibilità di svolgere il referendum per la costituzione della Grande Pescara, evidentemente preoccupata della riduzione del numero di poltrone che ne deriverebbe.
Il nostro auspicio è che la prossima primavera – sia in occasione delle elezioni comunali che di quelle regionali – gli elettori di Pescara presentino il conto ai candidati, tanto di centrodestra che di centrosinistra. E che sia un conto salatissimo per i nemici della Grande Pescara.
Il nostro auspicio è che la prossima primavera – sia in occasione delle elezioni comunali che di quelle regionali – gli elettori di Pescara presentino il conto ai candidati, tanto di centrodestra che di centrosinistra. E che sia un conto salatissimo per i nemici della Grande Pescara.