Teramo e Provincia

Teramo. Discorso del Sindaco Maurizio Brucchi per l’apertura del Lotto zero Martedì 29 Ottobre 2013

Martedì 29 Ottobre 2013

Discorso del Sindaco Maurizio Brucchi per l’apertura del Lotto zero

Martedì 29 Ottobre 2013

Porgo innanzitutto il saluto di benvenuto e il ringraziamento per la condivisione di questa importante giornata di festa per la nostra città alle autorità intervenute:

• Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Giovanni Legnini • Il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi • I signori onorevoli e senatori del Parlamento nazionale • l’amico di questa città l’On. Gianni letta • Il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci • Il vice prefetto, Pierpaolo Pigliacelli • Il vice presidente della provincia, Renato Rasicci • Il capo Dipartimento Abruzzo dell’Anas, Lelio Russo • Sua eccellenza il vescovo della diocesi di Teramo-Atri, monsignor Michele Seccia • i tanti sindaci presenti, gli amministratori della provincia e della regione • le autorità civili e militari intervenute • la mia giunta, la maggioranza che mi sostiene e tutto il consiglio comunale

I miei cari concittadini, i miei amici teramani.

Il mio saluto vuole essere sopratutto un grazie a tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo.

E voglio partire ricordando un episodio simpatico: quando, in occasione dell’inaugurazione del primo tratto del lotto zero, il 24 marzo del 2011, Lei  onorevole Gianni Letta nel rispondere al mio invito per l’inaugurazione del secondo tratto disse che sarebbe tornato volentieri a meno che non fosse stato mio figlio Filippo a dover tagliare il nastro riferendosi alla lunghezza dei tempi. Ebbene Onorevole, come vede, e’ andata diversamente e soprattutto è andata come tutti noi abbiamo sperato e creduto. Grazie a lei, allora, Onorevole Letta, perché con quella battuta è stato foriero di un risultato che ci inorgoglisce.

Oggi si chiude una storia lunghissima. Era il 27 ottobre del 1989 quando le ruspe cominciarono a scavare per realizzare una strada la cui costruzione avrebbe attraversato quasi l’arco di una generazione. In molti avevano creduto nell’importanza di quell’opera pubblica, a cominciare dai Sindaci che si sono succeduti, ma il Lotto Zero sembrava minato da una sfortuna più grande della volontà.

Da allora sono passati 24 anni, per la precisione 8765 giorni. L’impegno e la volontà si sono spesso piegati alle avversità, alle contrarietà. Ringrazio proprio oggi i Sindaci che mi hanno preceduto, il cui merito primario e’ stato di non essersi comunque arresi, di non aver cancellato il progetto, di averlo perseguito, nonostante tutto. Se le cose fossero andate diversamente, con ogni probabilità oggi la nostra città sarebbe diversa. Proprio per questa ragione, ritengo la data odierna sia non tanto un punto di arrivo ma un punto di partenza dal quale Teramo potrà ritrovare energie, ragioni, forza e modalità per un nuovo sviluppo, per una rinnovata crescita.

Quando i cittadini mi hanno chiamato ad essere Sindaco di questa città, nel 2009, il problema del traffico era sicuramente il più importante  e preoccupante. Talvolta entrare nella cinta urbana richiedeva tempi proibitivi ed uscirne altrettanto. Questo impediva la fruizione di tutte le possibilità e le ricchezze che Teramo sa offrire. L’economia, la cultura, gli scambi, il commercio, i trasporti, soffrivano quello stato di cose. Non fu difficile capire che era necessario agire con decisione. Fu allora per me un convinto obbligo prendere in mano la questione e fare in modo che la già annosa vicenda del Lotto Zero trovasse uno sbocco definitivo. Capii che il passaggio fondamentale sarebbe stato creare una modalità di collaborazione capace di snellire le procedure, di regolare i contrasti, di affrontare con decisione le difficoltà. Creammo così, con l’ANAS ed in particolare con l’allora capo compartimento ing. Valerio Mele il tavolo di lavoro permanente, un vero e proprio strumento operativo che grazie agli incontri che si sono susseguiti periodicamente almeno ogni 15 giorni, ha consentito costantemente di sciogliere lacci, lacciuoli, impedimenti, difficoltà, anche contrasti che troppo spesso in passato avevano ostacolato i lavori e che avrebbero determinato pure in questo caso ritardi e lungaggini. Abbiamo lavorato tanto ma siamo riusciti a raggiungere quel fondamentale obiettivo.

Lo stesso giorno in cui tagliammo quel nastro io dissi che sarei ripartito, che non mi fermavo, che il lotto zero andava concluso. E indicai come il successivo appuntamento la realizzazione di tutta l’opera, con la costruzione del tratto che oggi stiamo inaugurando. In questo senso fu fondamentale un altro importante passaggio.

Nel novembre del 2010 nella  sede dell’Anas di Roma vi fu un incontro con il presidente Ciucci, il sottoscritto e il presidente Chiodi, sempre vicino alla nostra città,  alla sua città. Presidente per questo ti voglio ringraziare, per la tua partecipazione, la tua dedizione, il tuo sostegno che non ha fatto mai mancare.

In quella occasione raggiungemmo l’accordo per un finanziamento relativo al secondo tratto e si chiuse l’intesa tra l’Anas e ministero per i beni culturali per la strada romana che interferiva col tratto stradale e che aveva creato ritardi. Quel finanziamento consentiva la realizzazione del secondo tratto e  la salvaguardia della strada romana.

Oggi avremo la possibilità di vedere una parte dell’intervento del recupero archeologico riguardante  il tempio romano curato dal dott. Torrieri   con l’ausilio dell’impresa Meg di Fedele Di Donato.

Ringrazio proprio per questo l’Anas nella figura del Presidente, Pietro Ciucci, che ha manifestato sensibilità e vicinanza alla nostra città e ringrazio in particolare, il capo compartimento Abruzzo, l’ingegner Lelio Russo e con lui la sua squadra in particolare l’ing. Lagrotteria, Ing. Tempesta e Ing. Ricci senza la cui fattiva collaborazione e il cui diretto impegno oggi probabilmente non saremmo qui.. Un ringraziamento anche alla soprintendenza d’Abruzzo e al MIBAC e in particolare ringrazio il Dott. Fabrizio Magani,  che ha manifestato attenzione, disponibilità, condivisione delle nostre necessità.

La collaborazione tra istituzioni, in questo caso, è stata straordinaria. I risultati li abbiamo dinanzi agli occhi.

E, a questo proposito, ho da rivolgere una “interessata” richiesta all’ Presidente Ing. Ciucci. Se i miei concittadini avranno intenzione di confermarmi a Sindaco di Teramo nell’appuntamento elettorale della prossima primavera, io ho intenzione di realizzare altre importanti opere stradali; Le chiedo, proprio in ragione dei risultati ottenuti, di confermare l’ingegner Russo a capo Dipartimento della nostra regione almeno per i prossimi cinque anni.

Non è stato facile arrivare fin qui. Ma voglio proprio in quest’occasione sottolineare il sostegno fornito quotidianamente dai tantissimi teramani che non hanno mai smesso di chiedermi a che punto fossero i lavori , di incitarmi ad andare avanti, di non arrendermi di fronte alle difficoltà. Il loro pungolo è stato un punto di forza che ho poi trasmesso all’ Ing Russo, all’impresa Mar appalti di Domenico di Gennaro che voglio ringraziare per come ha voluto e saputo interpretare il suo ruolo di fondamentale importanza per il raggiungimento dell’obiettivo, a tutti coloro che a vario titolo sono stati coinvolti nella realizzazione dell’opera.

E voglio, per l’appunto, ringraziare tutte le maestranze che anno partecipato ai lavori,  l’ufficio  tecnico del Comune e con esso l’assessore  ai LLPP Giorgio di Giovangiacomo. Ringrazio tutti per aver sentito come propria la realizzazione, per aver contribuito a raggiungere l’obiettivo, per essersi impegnati con convinzione e determinazione.

Il lotto 0 non finisce qui. Da domani saranno al centro dell’attenzione i lavori di completamento che riguardano il percorso vita con la pista ciclo pedonale e il ricongiungimento del lungofiume finora sacrificati ma che verranno portati a termine nei prossimi mesi.’

Un ringraziamento particolare però voglio rivolgere ai residenti di Porta romana che hanno subito danni alle loro abitazioni. Ad essi avevo promesso nel 2011 che non li avrei lasciati soli, che avrei istituito anche per loro e per risolvere i loro problemi, un tavolo tecnico. Si è trattato di mantenere un impegno e di far mio un disagio così grande. Li ringrazio ancora per la loro disponibilità e per il senso civico dimostrato.

Dal 24 marzo 2011 sono passati 31 mesi, 950 giorni. Non esagero se dico che quella odierna è una giornata storica,  che Teramo oggi festeggia il traguardo raggiunto e che da oggi si parte per nuovi, ambiziosi, importanti obiettivi.

Abbiamo posto le basi negli ultimi anni per far ciò. Con questa opera Teramo e’ più facilmente raggiungibile, e’ più autorevole e predominante nel territorio, e’ più capoluogo. La realizzazione di altre opere e di interventi che negli ultimi anni hanno arricchito la nostra città, Le conferiscono un ritrovato e rinnovato ruolo economico, sociale, culturale,  le danno nuova linfa per diventare sempre più  a misura  di cittadino. Una città piacevole, in cui è bello vivere, Lavorare, Costruire.

Il lotto zero è il trampolino che consentirà a tutto ciò di decollare.

Un opera utile ma anche bella.

Bello e’ percorrerla: si vive un’altra Teramo, si guarda la nostra città da un altra angolazione, nuova.

Bello e’ stato vederla crescere giorno dopo giorno.

Bella e’ la rotonda che si trova alle nostre spalle, porta di ingresso per chi viene dalla montagna, dal nostro amato Gran Sasso, caratterizzata dal marchio doc ” Città di Teramo” .

GRAZIE, GRAZIE ed ancora GRAZIE.

Viva l’ANAS, viva l’ITALIA, viva TERAMO.

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