Mercoledì 30 Ottobre2013
L’inaugurazione del Lotto Zero, una festa della città
Le più di 250 firme scritte indelebilmente sul Registro ufficiale del Comune, stanno a testimoniare il partecipato coinvolgimento di autorità e semplici cittadini alla festa con la quale, dopo 24 anni, Teramo ha salutato l’apertura definitiva del Lotto Zero.
Dall’On. Gianni Letta al governatore Gianni Chiodi, dagli assessori regionali, provinciali ecomunali ai Sindaci del territorio, dalle scolaresche ai cittadini intervenuti, è così arrivata la risposta più chiara ad una vicenda che per i suoi aspetti paradossali era salita perfino alle cronache nazionali.
Ora la strada è conclusa e si volta pagina.
Lo ha sottolineato il Sindaco nel suo discorso: <<Con questa opera Teramo e’ più facilmente raggiungibile, e’ più autorevole e predominante nel territorio, e’ più capoluogo. La realizzazione di altre opere e di interventi che negli ultimi anni hanno arricchito la nostra città, Le conferiscono un ritrovato e rinnovato ruolo economico, sociale, culturale, le danno nuova linfa per diventare sempre più a misura di cittadino. Una città piacevole, in cui è bello vivere, lavorare, costruire. Il lotto zero è il trampolino che consentirà a tutto ciò di decollare>>.
La cerimonia di ieri è stata contraddistinta da un sincero clima di festa; i saluti delle autorità hanno avuto il tono del riassunto delle fatiche affrontate ma anche quello della soddisfazione per il risultato raggiunto.
La partecipazione massiccia egli organi di informazione ha dato il segno di una attenzione speciale per l’evento.
Il taglio del nastro, con la fettuccia sorretta da tutte le autorità presenti e con le forbici usate anche dal figlio del Sindaco, a rappresentanza delle più giovani generazioni che ora si affacciano a vivere nella nostra città, ha di fatto cancellato anni di attesa e ha simboleggiato la vittoria della determinazione, della volontà di fare, della voglia di crescere e di progredire.
La visita allo scavo archeologico, ha a sua volta assunto un significato simbolico, quasi a testimoniare una unità di intenti tra il passato, così remoto ma così carico di valori e speranze, e il futuro, analogamente visto con sguardo positivo, fiducioso, concreto.
E proprio col termine concretezza si può riassumere il lungo e difficile cammino del progetto, che negli ultimi anni ha subito l’accelerazione definitiva. Lo ha sottolineato, ancora una volta, il Sindaco Maurizio Brucchi: <<il tavolo di lavoro permanente, vero e proprio strumento operativo che grazie agli incontri che si sono susseguiti periodicamente almeno ogni 15 giorni, ha consentito costantemente di sciogliere lacci, lacciuoli, impedimenti, difficoltà, anche contrasti che troppo spesso in passato avevano ostacolato i lavori e che avrebbero determinato pure in questo caso ritardi e lungaggini. Abbiamo lavorato tanto ma siamo riusciti a raggiungere quel fondamentale obiettivo>>.
Perciò la sfilata d’auto d’epoca del pomeriggio, con lo stesso Sindaco in piedi sulla macchina battistrada che sventolava la bandiera biancorossa nella quale erano riportate le a data di inizio dei lavori (27 Ottobre 1989) e quella di ieri, è stata una sorta di cerimonia di liberazione, di scioglimento dalle trame infinite che sembravano impedire la realizzazione della strada.
Infine, i fuochi d’artificio, gioioso segnale di festa che racconta con l’enfasi dei colori, del boato fragoroso, uno stato d’animo appagato e che descrive un sentire diffuso, collettivo, condiviso.
Insomma una giornata di festa, organizzata in maniera impeccabile, alla quale hanno dato il loro contributo enti ed associazioni che il Sindaco Brucchi ringrazia pubblicamente: la ditta Baltour, la Croce Rossa, il 118, la Protezione Civile di Torricella, l’associazione Carabinieri in Congedo, le Forze dell’Ordine, i Vigili Urbani, che hanno svolto un lavoro efficacissimo in una giornata tra l’altro particolarmente difficile anche per altre cause. Ciascuno per le proprie competenze ed attribuzioni, tutti hanno contribuito alla riuscita di una giornata che sarà ricordata a lungo.
Il Lotto Zero è aperto. Da stamane, per finire, è in vigore una Ordinanza con la quale si dispone il divieto di transito dei veicoli di massa pieno carico superiore a7,5 tonnellate, non adibiti al trasporto di persone, sulle rampe di uscita dalla SS 80 in direzione Teramo centro (rampe 2 e 3 su intersezione a rotatoria tra via Conte Contin – Circ.ne Spalato – Corso Porta Romana – via Tom Di Paolantonio).
250 persone non sono una grande partecipazione di cittadini. Non credo che basti alla città di Teramo la costruzione di una tangenziale che farà da trampolino per un suo decollo e per renderla più autorevole, predominante(?) e più capoluogo.Non basta la realizzazione di altre opere e di interventi a conferire un ritrovato e rinnovato ruolo economico, sociale, culturale alla nostra città per darle nuova linfa e farla diventare sempre più a misura di cittadino: ci vuole una cultura nuova che coinvolga tutti i cittadini e che la educhi a sentirsi compartecipe del bene comune.Una nota stonata: perché spendere danari pubblici per i fuochi artificiali con i quali si onorano un Santo e non una tangenziale?
P.S. Correggerei la data di questo articolo: 30 Ottobre 1883