RAPPRESENTANTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA, TESTIMONIANZE SUI DISASTRI DI Fukushima, DEL Golfo di Biscaglia E DEL sisma di Lorca AL SIMPOSIO INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA FINANZA PUBBLICA LEGATA AI DISASTRI NATURALI (1)
Teramo, 22 ottobre 2013 – La finanza pubblica e gli incentivi fiscali per le zone colpite da calamità naturali e inquinamento saranno al centro di un convegno internazionale che si terrà giovedì 24 e venerdì 25 ottobre tra Teramo e Pescara.
La due giorni, dal titolo Public finance and tax incentives for areas struck by natural disasters and pollution Italian legal system, national experiences and European policies conclude un programma di ricerca nazionale condotto dai docenti di Diritto tributario della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Teramo e della Facoltà di Economia dell’Università di Chieti-Pescara.
Il gruppo di ricerca, prendendo spunto dal terremoto di L’Aquila del 6 aprile 2009 e dalle vicende che ne sono seguite, ha approfondito la fiscalità di vantaggio nelle aree colpite dalle calamità e dai disastri naturali.
Il convegno sarà l’occasione per condividere i risultati della ricerca con i maggiori studiosi ed esperti nazionali e internazionali, che porteranno una testimonianza sulle risposte date dai propri Paesi agli eventi catastrofici che li hanno interessati.
Tra gli altri Yasuyuki Kawabata, dell’Università giapponese di Yokohama, tratterà il disastro di Fukushima; Stéphane Buffa, dell’Università Panthéon-Sorbonne di Parigi, parlerà della fuoriuscita di petrolio della petroliera Erika nel Golfo di Biscaglia; Carlos María López Espadafor, dell’Università spagnola di Jaén affronterà il sisma di Lorca in Spagna nel 2011.
La partecipazione dei rappresentanti della Commissione Europea permetterà, inoltre, di approfondire gli indirizzi dell’Europa su tali tematiche.
«Il fallimento dei tentativi normativi di procedere a una riorganizzazione dell’intera materia delle agevolazioni e la mancanza di una normativa unitaria ‒ hanno spiegato Massimo Basilavecchia e Lorenzo del Federico, responsabili del progetto di ricerca rispettivamente per l’Ateneo di Teramo e per quello di Chieti-Pescara ‒ hanno reso necessario uno studio puntuale e accurato delle fattispecie di agevolazione esistenti al fine di elaborare soluzioni interpretative, anche di stampo normativo, ai problemi emersi».
«Non va, inoltre, dimenticato ‒ hanno aggiunto ‒ che sulla normativa interna si pone la disciplina europea che ai regimi di agevolazione introdotti dagli Stati membri guarda con particolare attenzione per evitare che si verifichino violazioni del principio della concorrenza, ciò che ha reso necessario un ulteriore approfondimento di respiro europeo».
Il convegno inizierà a Teramo giovedì 24 ottobre, alle ore 14.30, nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza. I lavori, presentati e coordinati da Massimo Basilavecchia, dell’Università di Teramo, si apriranno con i saluti del rettore Luciano D’Amico e del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi.
Franco Fichera, dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, terrà la relazione introduttiva su Finanza pubblica e aiuti per le aree danneggiate.
Gli interventi finanziari e fiscali per le aree danneggiate, dall’emergenza al recupero: le esperienze nazionali è il tema della prima sessione, presieduta da Michael Lang Wirtschafts, dell’Università di Vienna. Interverranno Livia Salvini, dell’Università LUISS Guido Carli di Roma; Carlos María López Espadafor, dell’Università di Jaén (Spagna); Werner Haslehner, dell’Università di Lussemburgo; Björn Westberg, dell’Università di Jönköping (Svezia); Guilherme W. d’Oliveira Martins, dell’Università di Lisbona (Portogallo); Yasuyuki Kawabata, dell’Università di Yokohama (Giappone).
Seguirà una tavola rotonda, coordinata da Fabio Marchetti, dell’Università LUISS Guido Carli di Roma, dal titolo Efficacia degli strumenti di finanza pubblica e prospettive di riforma. Parteciperanno Stéphane Buffa, dell’Università Panthéon-Sorbonne di Parigi (Francia); Fabrizio Marinelli, dell’Università di L’Aquila; Massimo Procopio, direttore della Rivista di Diritto e fiscalità dell’assicurazione; Borbála Kolozs, dell’Università Corvinus di Budapest (Ungheria); Cristina Trenta, dell’Università di Örebro (Svezia).
Le conclusioni saranno affidate a Francesco Moschetti, dell’Università di Padova.
Il convegno proseguirà venerdì 25 ottobre a Pescara, nell’Aula Magna “F. Caffè”, in viale Pindaro 42, a partire dalle ore 8.30.
Dopo la presentazione di Lorenzo del Federico, dell’Università di Chieti-Pescara, e i saluti del rettore dell’Università di Chieti-Pescara Carmine Di Ilio e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giovanni Legnini, la relazione introduttiva su Politiche europee, finanza e fiscalità per le aree danneggiate sarà tenuta da Franco Gallo, presidente emerito della Corte Costituzionale.
La seconda sessione di lavori, dal titolo I Trattati Europei, le politiche di intervento e gli aiuti di Stato sarà presieduta da Francesco Tesauro, dell’Università di Milano-Bicocca.
Interverranno Pasquale Pistone, dell’Università di Salerno; Edoardo Traversa, dell’Università Cattolica di Lovanio; Vieri Ceriani, consigliere del Ministro dell’Economia e delle Finanze; Leen De Vreese e Luca Rossi, della Commissione Europea; Alessandro Giovannini, dell’Università di Siena; Guglielmo Fransoni, dell’Università di Foggia; Pernille Wegener Jessen, dell’Università di Aarhus (Danimarca); Antonio Felice Uricchio, rettore dell’Università di Bari; Alberto Marcheselli, dell’Università di Genova; Fabrizio Politi, dell’Università di L’Aquila.
Gli interventi fiscali per le aree danneggiate nel sistema italiano è il tema della terza sessione, che inizierà alle ore 14.30 e sarà presieduta da Augusto Fantozzi, dell’Università Telematica G. Fortunato. Interverranno Daria Coppa, dell’Università di Palermo; Andrea Carinci, dell’Università di Bologna; Maria Cecilia Fregni, dell’Università di Modena e Reggio Emilia; Angelo Contrino, dell’Università Bocconi di Milano; Loris Tosi, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; Remo Dominici, dell’Università di Genova. Chiuderà i lavori Gianni Marongiu, dell’Università di Genova.