Sabato prossimo nel corso della cerimonia di premiazione
Il FAI Salotto e il Premio Di Venanzo presentano La danza del mondo
della scrittrice Maria Pia Ammirati, Vice Direttore di Rai Uno
Torna FAI Salotto, l’appuntamento della delegazione di Teramo del Fondo Ambiente Italiano. E torna in una cornice davvero particolare. Grazie alla sinergia avviata da tempo con l’associazione culturale Teramo Nostra infatti, questa volta l’iniziativa del FAI si svolgerà all’interno della gran cerimonia di premiazione del Di Venanzo: sabato prossimo 26 ottobre FAI Salotto e Premio Di Venanzo presenteranno sul palcoscenico del cineteatro Comunale di Teramo il libro di Maria Pia Ammirati La danza del mondo. Laura De Berardinis, responsabile di FAI Salotto, intervisterà la scrittrice, attuale Vice Direttore di Rai Uno. La cerimonia inizierà alle 17:00.
”Questa è la terza edizione – ha dichiarato Franca Di Carlo Giannella capo delegato del FAI di Teramo – E’ una sfida che ci vede impegnati nell’accoglienza di personalità di spicco della cultura locale e nazionale. Quest’anno il primo evento è previsto in collaborazione con
l’Associazione Teramo Nostra in occasione del Premio internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo. L’ospite d’eccezione sarà Maria Pia Ammirati, Dirigente Rai e scrittrice di fama nazionale”.
”L’Associazione Teramo Nostra è sempre ben felice di collaborare con le Associazioni culturali del territorio e in particolare con il FAI di Teramo – ha detto Piero Chiarini Presidente di Teramo Nostra – Condividere un ospite come Maria Pia Ammirati, finalista allo Strega e al Campiello e vincitrice di importanti premi di letteratura significa aprire un orizzonte importante verso la scrittura a cui il Premio sta pensando di rivolgere una vera e propria sezione per le future edizioni del Di Venanzo”.
La responsabile di FAI Salotto, Laura De Berardinis, ha inquadrato così l’ultimo lavoro di Maria Pia Ammirati:
“Nel romanzo “La danza del mondo”, edito da Mondadori nel 2013, dentro c’è tutta la letteratura che conta, da Platone a quella contemporanea. È accennata, interpretata, rielaborata e mai ostentata. Una penna esperta e raffinata non ha bisogno di citazioni e te lo fa capire lo stesso quel che vale attraverso la tecnica, il ritmo, fasi, cerchi, percorsi, titoli dei capitoli nei quali si snoda il romanzo.
Allieva prediletta di Walter Pedulla’ quando già era una studentessa modello alla facoltà di lettere, Maria Pia Ammirati – oggi Vicedirettore di Rai Uno e in passato finalista anche al Premio Strega e Campiello – col suo nuovo romanzo affonda le dita in una scrittura disincantata e fuori dai luoghi comuni per trattare il tema dell’amore. La consapevolezza e’ che “i colori della vita”, tanto cari agli innamorati, possono trasformarsi in noia o in una nuance nerastra color bistrò o, peggio, in viaggio crudo verso l’inferno da cui, solo a volte, si torna indietro. Linda, la protagonista, e’ tale per le scelte che compie con coraggio, per gli uomini che ama e per le porte che decide di aprire incamminandosi verso l’ignoto, senza voltarsi. L’amore ha un inizio e poi un’evoluzione. L’amore e’ uno scrigno che raccoglie sentimenti contrastanti e dentro può finirci di tutto.
La trama del romanzo e’ una maglia larga attraverso cui passano, restano, entrano ed escono i vari personaggi. Quasi tutti sono tratteggiati lievemente tanto da essere percepiti quasi “informi” e sfuggenti al lettore che prova a cercare di più nelle descrizioni. Come nell’opera La danza di Henri Matisse, Linda e gli altri personaggi del romanzo dell’Ammirati, danzano creando un cerchio lirico in perenne movimento. Perché l’amore è del mondo e la danza è il ritmo dell’incedere.”
