Quello che sconcerta, nella vicenda della scuola chiusa provvidenzialmente dalla nuova dirigente scolastica, è lo scoprire che della situazione del plesso scolastico, ed in particolare dei problemi di stabilità e dei rischi a questi connessi, il Comune di Alba Adriatica e la dirigenza scolastica erano stati messi a conoscenza già nello scorso mese di marzo.
Questo significa, senza alcuna ombra di dubbio, che tanto l’ex Sindaco Franchino Giovannelli, quanto l’ex dirigente scolastica, erano perfettamente informati di una situazione che non poteva e non doveva essere accettata e alla quale, al contrario, si doveva subito porre rimedio.
Una situazione di tale gravità che, non appena ne ha avuto notizia, la nuova dirigente scolastica ha immediatamente disposto la chiusura del plesso e il trasferimento provvisorio degli studenti.
Una situazione che l’attuale Sindaco e l’attuale amministrazione, che ne hanno appena conosciuta la gravità, affronteranno adesso con la solerzia e l’impegno che quella gravità pretende.
Troveremo al più presto una soluzione, che possa garantire l’incolumità dei ragazzi e l’ideale prosecuzione dell’attività didattica.
Troveremo al più presto quella soluzione, che altri avrebbero dovuto e potuto trovare, prima che si arrivasse all’attuale e doverosa chiusura.
Restano, però, domande che pretendono risposte:
– perché l’amministrazione Giovannelli ha incaricato e pagato (100 mila euro) un tecnico, per eseguire la verifica sismica degli istituti scolastici?
– Perché gli esiti di quella verifica non sono stati resi pubblici?
– Perché della situazione non sono state informate le famiglie?
– Perché l’ex dirigente scolastica non ha provveduto immediatamente?
– Perché dei rischi del plesso non è stato informato il nuovo Sindaco all’atto del passaggio delle consegne?
– Perché solo grazie alla solerzia di un tecnico, che ha voluto informare la nuova dirigente scolastica e il nuovo Sindaco, la vicenda è oggi un problema da risolvere?
– Perché nessuno ci ha messo in condizione di sfruttare la lunga pausa estiva per trovare un’idonea soluzione alternativa?
– Chi ha saputo e taciuto? E perché?
Amministrare significa avere il coraggio delle scelte, ma anche avere l’onestà della trasparenza. Oggi, fortunatamente, stiamo commentando un fatto che, per fortuna, non è divenuto un “dramma”, ma non certo perché la macchina dell’amministrazione e della burocrazia hanno lavorato come avrebbero dovuto.
E’ mia intenzione, e della Giunta che rappresento, aprire immediatamente una verifica interna e interessare della vicenda anche la magistratura, perché si accerti se, dal marzo scorso ad oggi, si siano verificate omissioni o addirittura se qualcuno abbia volutamente agito per tenere segreta una verità che non doveva essere mantenuta tale.
Ai ragazzi daremo una nuova sede. Presto.
Ai cittadini la verità.
R. Di Addezio