Caso Fas, la Fita chiede un tavolo istituzionale
Gli autotrasportatori della Cna: evitare il conflitto tra cittadini e imprese
PESCARA – Subito un tavolo istituzionale per la soluzione del “caso Fas”. Lo chiede alle principali istituzioni locali ed al prefetto di Pescara, la Fita-Cna, in relazione alla vicenda riguardante la chiusura del parcheggio dei Tir in via Tirino decisa da un provvedimento dell’autorità giudiziaria. A detta dell’associazione delle piccole imprese del trasporto aderente alla Cna e presieduta da Gianluca Carota, «occorre evitare un conflitto tra le sacrosante ragioni di tutela della salute dei cittadini e il diritto di un’azienda a svolgere il proprio lavoro. Ragioni che spesso confliggono per l’inerzia dei pubblici poteri, in grado di intervenire solo a cose fatte, e senza mai mettere in campo soluzioni positive. Per questo occorre agire in fretta, su una soluzione che risolva subito i diversi problemi in campo».
A detta della Fita-Cna, «in Abruzzo si è arrivati al paradosso per cui, con quattro autoporti chiusi e trasformati in altrettante cattedrali nel deserto ed autentici monumenti allo sperpero del danaro pubblico, una grande azienda di trasporto, che vive del proprio lavoro e dà lavoro a decine e decine di persone, e che oltretutto ha cercato senza riuscirci soluzioni alternative, rischia di dover chiudere i battenti perché non riesce a trovare una soluzione per il parcheggio dei propri mezzi». In un momento segnato dalla crisi verticale del settore dell’autotrasporto, che ha spinto tutte le sigle sindacali a proclamare un fermo nazionali dei servizi dal 9 al 13 dicembre prossimo – conclude la Fita-Cna Abruzzo – non vorremmo che il caso pescarese contribuisse ad aggravare un quadro già compromesso».
20/11/2013