Cultura & Società

Editoria. Presentazione del libro LA SPIRALE DI GABELENTZ Morfologia e tipologia delle lingue di Lucio D’Arcangelo (Edizioni Solfanelli)

Presentazione del libro

LA SPIRALE DI GABELENTZ
Morfologia e tipologia delle lingue
di Lucio D’Arcangelo
(Edizioni Solfanelli)

Venerdì 8 novembre, ore 17,30

CHIETI, Palazzo De Mayo
Sala Capozucco

Ne parleranno con l’Autore:
Giulio Soravia (Università di Bologna) e Barbara Turchetta (Università
della Tuscia)

Interverranno l’Assessore alla Cultura della Regione Abruzzo dr. Luigi De
Fanis e l’editore Marco Solfanelli

Scheda del libro:

Si è parlato spesso, specie nei media, della presunta “rivoluzione”
chomskyana, ma la vera rivoluzione, cominciata negli anni ’70, sta
nell’ampliamento planetario dell’orizzonte scientifico con lo studio di
lingue fino a quel momento sconosciute come quelle aborigene
dell’Australia e l’esplorazione, tuttora in corso, di territori sotto
questo profilo ancora vergini come la Nuova Guinea e il Sudamerica
tropicale: un fatto mai avvenuto in proporzioni così estensive, che ha
prodotto un terremoto delle conoscenze devastante per tutte le teorie che
si sono succedute nell’ultimo cinquantennio.
A questo mutamento epocale non hanno certo contribuito i linguisti “da
tavolino”, ma quei ricercatori che, bagagli alla mano, sono andati sul
posto e come i vecchi “viaggiatori” ci hanno edotto della straordinaria
ricchezza linguistica del pianeta, ragguagliandoci sulle lingue più
disparate e singolari : una ricchezza che non è completamente naturale né
completamente culturale e fa del linguaggio, un “oggetto di terza specie”,
il più complesso di tutti, rivelatosi irriducibile alle aspettative
teoriche anche più modeste.
Rivolgendo la propria attenzione alla morfologia, una delle dimensioni più
osservabili del linguaggio, questo libro intende misurarsi con quello che
Dell Hymes chiamò un “fenomeno vitale manifesto”, oggi apparso in tutta la
sua portata: la radicale diversità delle lingue, che certe teorie
diventate popolari vorrebbero negare, trincerandosi dietro espressioni
oscure (“struttura profonda”) ed idee antiquate (“grammatica universale”).
Le regolarità che si possono osservare in un universo così cangiante e
imprevedibile sono sempre parziali ( il più delle volte aerali) e comunque
relative. Correlarle è ancora più difficile e, come scrive Max Plank,
“questo crea un enorme potenziale di eterogeneità nella diversità delle
lingue, che, se si realizzasse pienamente, renderebbe la tipologia
morfologica impraticabile”.
Perciò oggi si va affermando nella linguistica la tendenza a rigettare le
gabbie teoriche, di qualunque natura esse siano, ed ancor più gli apriori
dottrinari, nella persuasione che le lingue vanno studiate senza paraocchi
e, quanto più possibile, iuxta propria principia.

Lucio D’Arcangelo
LA SPIRALE DI GABELENTZ
Morfologia e tipologia delle lingue
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-773-4]
Pag. 120 – € 10,00

http://www.edizionisolfanelli.it/laspiraledigabelentz.htm

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