ENTE PORTO DI GIULIANOVA: STERILE POLEMICA DI MASTROMAURO.
Ho espresso forte soddisfazione per l’approvazione all’unanimità del bilancio dell’Ente Porto e grande apprezzamento per l’operato dell’attuale Direttore che ha lavorato con oculatezza ed in trasparenza.
Non ho potuto però non sostenere altrettanto fortemente la logicità e la legittimità di una procedura ad evidenza pubblica per il rinnovo del Direttore dell’Ente, trattandosi di un affidamento di incarico da parte di un organismo di diritto pubblico come stabilito dalla Corte di Cassazione (SS.UU. 24722/2008), dalla legislazione italiana (art. 2 della L. n. 109 del 1994 ed art. 2 del D.Lgs. n. 157 del 1995, così come modificato dall’art. 2, comma 1, del D.Lgs. n. 65 del 2000; art 3, comma 26, del D.lgs. 163/2006 e s.m.i) e dalla normativa Comunitaria (Corte di Giustizia C-214/2000; Direttiva 2004/18).
Logicità e legittimità carenti invece nell’atteggiamento del sindaco Mastromauro che, utilizzando due pesi e due misure, ha preteso l’evidenza dei curriculum per la nomina dei membri del CDA del Ruzzo (organo di mero indirizzo), e la non necessità di una pubblica evidenza nella nomina di un organo squisitamente tecnico-esecutivo quale la figura del Direttore nell’Ente Porto.
Ritengo tuttavia difficile ravvisare, nel mio intervento all’Assemblea dei soci dell’Ente Porto di Giulianova, elementi tali da innescare una tanto aspra polemica quale quella sollevata da primo cittadino di Giulianova.
Giorgio D’Ignazio
Assessore Comune Teramo