Incidenti stradali: in Lombardia il maggior numero di decessi, ma è Roma la città più pericolosa. Male anche Emilia Romagna e Toscana.
In Italia si sono verificati 186.726 incidenti stradali con lesioni a persone. La domenica è invece il giorno nel quale si registra il livello più elevato. Le donne apparentemente più “sagge” degli uomini.
Incidenti stradali: in Lombardia il maggior numero di decessi, ma è Roma la città più pericolosa. Male anche Emilia Romagna e Toscana.
Arriva una app a sostegno degli automobilisti: una Carta Servizi garantisce agli utenti supporto e assistenza post incidente stradale, con intervento in soccorso dell’automobilista entro 20 minuti dall’incidente, 24h su 24 tutto l’anno. L’idea nata da una realtà italiana.
Un’applicazione intelligente che riesce ad attivare il Pronto Intervento stradale a distanza di pochi secondi dall’incidente: un meccanismo oliato e efficace, già testato a livello nazionale. E’ questo uno dei molteplici servizi messi a punto da Sicurezza e Ambiente S.p.A.,azienda leader nella salvaguardia dell’ambiente e nella messa in sicurezza delle strade dopo un sinistro. Accanto alla tecnologia operativa, una Carta Servizi offre immediata garanzia agli utenti della strada con una serie di vantaggi concreti.
“Il nostro è il frutto di un lavoro d’assieme sinergico tra i tanti attori di questo comparto – sottolinea Giovanni Scognamiglio, Amministratore Delegato di Sicurezza e Ambiente – “Fare sistema” si traduce in un’assistenza immediata alla persona e ad un soccorso ai mezzi coinvolti in un incidente, con l’assistenza alla compilazione agevolata CAI (ex CID), e soprattutto la registrazione e trasmissione dei dati del sinistro. Le strade vengono bonificate e messe in sicurezza in pochi minuti”. E’ stato uno sforzo importante per armonizzare i servizi che vede le maggiori Compagnie d’Assicurazione coinvolte e interessate a una soluzione che permette considerevoli risparmi e di poter monitorare costantemente la reale incidentalità dei propri clienti, selezionandone i profili più affidabili e creando un portafoglio assicurati “virtuoso”.
Secondo dati Istat, nel 2012, sulla base di una stima preliminare, si sono verificati in Italia 186.726 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti, entro il trentesimo giorno, è pari a 3.653, mentre i feriti ammontano a 264.716. Rispetto al 2011, gli incidenti diminuiscono del 9,2%, i feriti del 9,3% e i morti del 5,4%. Tra il 2001 e il 2012 la riduzione delle vittime della strada è stata pari al 48,5%, con una variazione del numero dei morti da 7.096 a 3.653.
Ma sono soprattutto le regioni del Nord a registrare il maggior numero di incidenti. Il triste primato spetta alla Lombardia, con 35.398 incidenti, 540 morti e 48.759 feriti. A Milano gli incidenti sono stati 16.190, con 129 morti e 21.681 feriti, a Brescia rispettivamente 3.310, 89 e 4.790. Un po’ meglio Bergamo: 3.012 gli sconti, 54 i decessi e 4.159 gli infortuni. Seconda regione per incidenza di morti è il Lazio, con 23.647 scontri, ma è Roma la città che grava pesantemente, con 19.595 incidenti, che contano 226 morti e 26.397 feriti. Terza regione per numero di incidenti stradali è l’Emilia Romagna, con 18.263 incidenti, 376 morti e 24.823 feriti. A Bologna sono stati contati 3.755 incidenti, 73 morti e 5.154 feriti, contro i 2.924 scontri, 51 decessi e 3.998 colpiti avvenuti a Modena. A seguire Reggio nell’Emilia (1.977 incidenti, 44 morti e 2.684 feriti) e Rimini (1.884 incidenti, 23 morti e 2.492 feriti). Male anche la Toscana, con 16.911 incidenti, 248 morti e 22.780 feriti. Firenze conta 5.255 incidenti, 57 morti e 6.817 feriti. A seguire Lucca, con 2.234 incidenti, 28 morti e 3.011 feriti, e Livorno, con 1.796 incidenti, 31 morti e 2.370 feriti. Anche se il maggior numero di morti (escludendo il capoluogo), nonostante il minor numero di scontri, sia avvenuto nelle città di Pisa e di Arezzo.
Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (escluse le autostrade), dove l’indice di mortalità raggiunge il livello di 4,94 decessi ogni 100 incidenti. Sulle strade urbane si registrano 1,10 morti ogni 100 incidenti, sulle autostrade 3,51. Rispetto al 2011, l’indice di mortalità risulta in aumento per strade extraurbane e autostrade (era pari rispettivamente a 4,73 e 3,07), rimane invece stabile per le strade urbane. L’indice di mortalità raggiunge il valore massimo alle 3, alle 5 e alle 6 del mattino (4,64 decessi ogni 100 incidenti, media giornaliera pari a 1,96); la domenica è invece il giorno nel quale si registra il livello più elevato, con 2,99 morti per 100 incidenti. Nella fascia oraria notturna (compresa tra le 22 e le 6 del mattino), l’indice è più elevato fuori città, il lunedì e il giovedì notte (7,71 e 7,74 decessi per 100 incidenti).
Nelle città di Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Messina e Catania, gli incidenti rappresentano circa il 33% degli incidenti stradali totali avvenuti su strade urbane (Roma 9,8%, Milano 7,4%, Genova 2,8% e Torino 2,3%). L’indice di mortalità, per i Comuni selezionati, presenta una notevole variabilità sul territorio, con valori compresi tra 0,5 e 1,5 sulle strade urbane e tra 0 e 3,5 sulle strade extraurbane. I valori più elevati dell’indice si registrano, in città, per Napoli e Venezia (1,5 decessi ogni 100 incidenti), quelli più bassi per Milano, Genova e Bari (0,5). Con riferimento alle strade fuori dall’abitato, nei diversi territori comunali, l’indice di mortalità raggiunge il livello più alto a Verona, Milano e Bologna (3,5, 2,6 e 2,6 morti per 100 incidenti). Il tasso di mortalità (morti per 100.000 abitanti) sulle strade urbane raggiunge il livello massimo a Catania (4,8), mentre sulle strade extraurbane i livelli più elevati si rilevano per Verona e Bologna (1,6).
In sette casi su dieci le vittime di incidenti stradali sono conducenti di veicoli (70,0%), nel 14,6% passeggeri trasportati e nel 15,4% pedoni. Tra i 2.555 conducenti deceduti a seguito di incidente stradale, i più coinvolti sono individui che hanno fra i 20 e i 49 anni di età (1.321 in totale, pari al 51,7%); in particolare giovani 20-24enni e adulti tra i 40 e 44 anni. Sale ancora la quota di conducenti di biciclette morti in incidenti stradali: +2,5% tra il 2012 e 2011 dopo il +7,2% registrato l’anno precedente. La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale è quella delle autovetture (66,3%); seguono i motocicli (13,6%), gli autocarri (6,5%), le biciclette (5,2%) e i ciclomotori (5,0%).
Per garantire al cittadino supporto e assistenza post incidente stradale, un valido strumento potrebbe essere la Carta Servizi SA, checomprende un pacchetto di servizi capace di garantire una serie di vantaggi agli utenti della strada. Il network operativo di Sicurezza e Ambiente, capillarmente presente sull’intero territorio nazionale con oltre mille strutture operative periferiche, garantisce l’immediata assistenza all’automobilista, 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno.
Beneficiare dei servizi è semplice: attraverso l’innovativa applicazione Servizio Trasparenza & Recorder per smartphone o mediante chiamata al numero verde 800.89.89.89.Trascorsi 60 secondi dal possibile incidente, in assenza di richiesta di intervento da parte dell’utente, l’App attiva la Centrale Operativa di Sicurezza e Ambiente per l’invio immediato di un operatore garantendo un’assistenza tempestiva.
“Il numero verde e l’applicazione per smartphone – prosegue Giovanni Scognamiglio, Amministratore Delegato di Sicurezza e Ambiente – consentono di avere un operatore al costante servizio, che attiva il personale atto a soccorrere l’incidentato e a porre la strada in estrema sicurezza. Un supporto non soltanto tecnico, ma anche umano: è importante che ci sia uno staff capace di placare gli animi dopo un crash, che segnali l’incidente, che assista gli incidentati, e che pulisca la strada da olio e da detriti pericolosi. Tutelando, così, anche l’ambiente”.
L’App consente anche la registrazione dei dati da incidente, utili a ricostruire l’accaduto, e la possibilità di elaborazione del profilo guida dell’utente, che permettono la ricostruzione della sua storia. Inoltre l’operatore specializzato intervenuto “fotografa” l’incidente attraverso dispositivi di ultima generazione, (palmari, tablet, etc), e trasferisce subito i dati alle compagnie interessate. In tal modo risulta facilitato il pagamento degli eventuali danni subiti, con un considerevole risparmio di tempo e con una modalità molto più agevole per l’assicurato.
“Una volta attivata, l’App registra fino a quando l’utente non ne decida l’arresto – spiega Angelo Cacciotti, Direttore Generale di Sicurezza e Ambiente S.p.A.– E’ stata infatti sviluppata in modo da garantirne la funzionalità in modalità sempre accesa: l’utente effettua chiamate, invia messaggi, utilizza altre applicazioni, inserisce lo stand by, ma l’App continua a registrare”.
L’applicazione, infatti, consente la registrazione di tutti i dati utili a ricostruire la dinamica dell’incidente, offrendo anche la possibilità di elaborare il profilo guida dell’assicurato. A lungo termine l’applicazione potrebbe consentire una riduzione degli incidenti causati da insidie stradali: il corretto ripristino della sicurezza e della viabilità consente la rapida ripresa della circolazione stradale, limitando i disagi e gli ulteriori danni conseguenti al verificarsi di incidenti stradali.
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Francesco Salvatore Cagnazzo