AUMENTO TASSE, D’ORTONA (PDL): “IL COMUNE DI LANCIANO?
UN ROBIN HOOD AL CONTRARIO: TOGLIE AI ‘POVERI’ PER DARE AI ‘RICCHI’”
LANCIANO (08/11/13). “Che ci sia una difficoltà oggettiva rispetto ai tagli dei trasferimenti ai Comuni è indubbio, ma questo non può diventare né un pretesto per ‘non fare’, né tantomeno una giustificazione per togliere ai ‘poveri’ per dare ai ‘ricchi’. Ed è esattamente questo che il Comune di Lanciano sta facendo, dimostrando di essere un Robin Hood al contrario”.
Manlio D’Ortona, capogruppo di opposizione al Consiglio comunale, replica alle dichiarazioni del sindaco Mario Pupillo e dell’assessore al Bilancio Valentino Di Campli, ‘solleticati’ a loro volta dal dibattito sull’aumento delle tasse al Comune di Lanciano che proprio D’Ortona ha contribuito a sollevare sui social network.
“Intanto – precisa D’Ortona – ricordo a Pupillo e ai suoi che “i dati diffusi e le critiche sollevate su stampa e social network” non possono che essere un contribuito positivo, fattivo e costruttivo rispetto a un dibattito che, necessariamente, si sta animando in città, dopo aver sentito le prime voci (che saranno purtroppo confermate) per le quali anche quest’anno, come era stata nel 2012, le tasse aumenteranno. Ma quel che è ancora più grave – sottolinea l’esponente di opposizione – è che la Giunta sta mettendo in atto una sperequazione terrificante, visto che le tasse non aumenteranno in modo equo per tutti, e questo a totale vantaggio delle categorie più ‘forti’, che anzi vedranno ridursi le tariffe”.
Il riferimento è agli aumenti delle tariffe per i rifiuti per le attività commerciali, che aumenteranno in maniera devastante per le piccole attività economiche, mentre diminuiranno per le grandi strutture, come per esempio le banche (vedi tabella allegata con confronto dati e delibere).
“Lasciando da parte l’Imu, la questione più delicata per i cittadini, che sarà oggetto di un prossimo intervento – rimarca D’Ortona – mi preme spiegare ai lancianese, che non hanno ancora potuto analizzare il bilancio del Comune di Lanciano, quali saranno le ripercussioni per gli operatori commerciali, rispetto alla tassa sui rifiuti. La proposta approvata in Giunta, che dovrà essere sottoposta al Consiglio comunale, infatti, impatta in modo devastante sulle piccole attività economiche commerciali cittadine”.
D’Ortona, al proposito, fa degli esempi molto concreti, emersi dal confronto tra le vecchie aliquote per la tasse rifiuti 2012 e quelle proposte dalla Giunta Pupillo per il 2013 (si vedano allegati).
Primo esempio: Ristorante di 100mq. La tariffa attuale è di 555 euro/anno, mentre con le nuove aliquote si pagheranno 1.786 euro/anno (+ 222%).
Secondo esempio: bar-caffetterie di 100mq. Si passerebbe da 555 euro/anno a 1.334 euro/anno (+140%).
Terzo esempio: locali di ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio, ecc. Si passa da 3,68 euro/mq a 22,73 euro/mq. Quindi, per un locale di 100mq, l’aliquota aumenta da 368 euro/anno a 2.273 (+ 517%).
Quarto esempio: studi e uffici professionali. Si passa da 3,83 euro/mq a 5,32 euro/mq. Per un ufficio di 100 mq la tassa passa da 383 euro/anno a 532 euro/anno (+40%).
“Dati, rimarca D’Ortona, che non hanno bisogno di commenti. Quello che invece va commentato, e criticato, è che a fronte di questi aumenti, in alcuni casi addirittura del 300%, si registrano anche diminuzioni delle tasse, per esempio per le attività bancarie”.
“Una dimostrazione quest’ultima – rimarca D’Ortona – del fatto che la diminuzione dei trasferimenti statali è solo un pretesto, l’ennesima scusa per l’immobilismo e la cattiva gestione della “cosa pubblica” da parte dell’esecutivo Pupillo. Un’amministrazione che non ha a cuore il tessuto economico della società, cioè quelle piccole attività che rappresentano la spina dorsale di un Comune, ma che invece ci tiene a tutelare le banche”.
Infine, D’Ortona interviene nel merito delle dichiarazioni di sindaco e assessore al Bilancio sull’ipotesi di non applicare la Tares, ma tornare alla Tarsu: “Si tratta di una proposta – conclude D’Ortona – che andava fatta da subito, mentre loro hanno già attuato la procedura di trasformazione in Tares e ora dovrebbero rifare il procedimento al contrario. L’ennesima perdita di tempo e confusione di un’amministrazione che continua a navigare a vista, senza avere obiettivi chiari. L’obiettivo principale di una buona amministrazione dovrebbe essere quello di dare respiro alle piccole attività, e non perdersi tra tagli e burocrazia, perché per rilanciare l’economia le tasse devono diminuire, non aumentare”.