Seminario su tartarughe e cetacei a Roseto degli Abruzzi
Su una spiaggia non lontana dal confine nord dell’AMP Torre del Cerrano, a Roseto degli Abruzzi, si è verificato nei mesi scorsi un fatto sensazionale: un esemplare adulto di tartaruga (Caretta caretta), forse in una notte di maltempo di giugno o luglio di quest’anno, quando comunque quella spiaggia di Roseto risultava particolarmente deserta, ha avuto il coraggio di uscire dall’acqua, raggiungere a fatica un punto “sicuro” nella parte alta della spiaggia, dove deporre le proprie preziose uova. Senza saperlo per tutta l’estate i bagnanti hanno frequentato quella spiaggia senza sapere che sotto quella superficie di sabbia si stavano formando, al sicuro dentro le loro uova, decine di nuove piccole tartarughe. A settembre lo straordinario evento della nascita.
Si sono prima incontrati piccoli di tartaruga lungo la spiaggia che sembravano smarriti e solo dopo si è capito che era proprio da una deposizione di uova su quell’arenile, proprio a lato degli ombrelloni di una normalissima concessione balneare, che stavano uscendo piccoli di tartaruga Caretta caretta.
Grazie alla immediata operatività del personale dell’AMP, delle Guide del Cerrano e di tanti volontari, in particolare del WWF, impegnati anche nelle limitrofe Riserve Naturali del Borsacchio e dei Calanchi di Atri, con il coordinamento e un impegno sul campo incredibile da parte dei veterinari del Centro Studi Cetacei di Pescara, si è riusciti a identificare il sito di deposizione e presidiarlo notte e giorno per garantire un normale decorso delle nascite.
Per una intera settimana si sono registrate nascite e la presenza di esperti sul posto ha garantito l’acquisizione di una enorme quantità di dati utilissimi per interpretare e capire meglio tale straordinario fenomeno..
L’eccezionalità dell’evento ha trovato tutti assolutamente impreparati. Grazie al Centro Studi Cetacei ed al Dr. Vincenzo Olivieri che collabora con l’AMP Torre del Cerrano quotidianamente, si è riusciti ad attivare quanto sopra descritto nel migliore dei modi ma le autorità, le associazioni, i cittadini e gli stessi operatori e ricercatori non avevano mai vissuto una situazione del genere e non è stato facile far comprendere l’importanza dell’evento e le azioni più corrette da mettere in atto.
Ora ci si trova nella condizione di dover capire come comportarsi per il futuro. Se è successo una volta potrebbe accadere di nuovo. Non sappiamo quanto la presenza dell’AMP abbia potuto influire su questo episodio. Non sappiamo quanto dobbiamo aspettarci nuovi episodi in futuro. Il fatto è avvenuto poco fuori AMP e non si può escludere che, se la presenza della stessa avesse avuto una influenza, quale sia la buffer zone da considerare per il futuro e quale sia la migliore modalità di gestione delle spiagge all’interno dell’AMP affinchè si favoriscano eventuali nuove nidificazioni.
E’ per rispondere a queste ed altre domande, che, finiti i giorni di duro e straordinario lavoro legati all’evento registrato, si vuole effettuare un approfondimento su tali argomenti.
Un momento che consenta di ragionare su quanto accaduto, approfondire le conoscenze al riguardo, fornire indicazioni sulla programmazione futura da attuare sia dentro che fuori AMP e, infine, capire come attivare un presidio operativo stabile in caso di nuovi eventi di tal genere.
Il Centro Studi Cetacei si è fatto promotore allora del Corso “Cetacei e tartarughe: emergenze, interventi ed epidemiologia” che si terrà tra il 21; 22 e 23 novembre a Roseto degli Abruzzi (Te) al Palazzo del Mare, lungomare sud.
Maggiori informazioni sui contenuti del corso su: http://www.torredelcerrano.it/eventi/cetacei-e-tartarughe-un-corso-a-roseto-degli-abruzzi-te.html
Allegato:
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