Teramo. PELLEGRINAGGIO DIOCESANO LA LETTERA CHE IL VESCOVO DI TERAMO HA CONSEGNATO A PAPA FRANCESCO
PELLEGRINAGGIO DIOCESANO
LA LETTERA CHE IL VESCOVO DI TERAMO
HA CONSEGNATO A PAPA FRANCESCO
Mercoledì 6 Novembre 2012
Di seguito si riporta il testo integrale della lettera che S.E. Mons. Michele Seccia ha consegnato al Papa questo pomeriggio, al termine della Celebrazione Eucaristica in S. Pietro, a conclusione del Pellegrinaggio Diocesano.
Il Vescovo, oltre ad manifestare la gratitudine al Santo Padre, ha voluto consegnargli un piccolo segno che vuole esprimere l’attenzione della nostra Comunità “ai poveri per una Chiesa povera”. Mons. Seccia, inoltre, ha auspicato di poter accoglierlo un giorno nella nostra Chiesa particolare, magari nel Santuario di San Gabriele dell’Addolorata.
G.M.
Carissimo Papa Francesco,
Padre e Fratello in Cristo,
la Chiesa particolare di Teramo-Atri ha voluto celebrare oggi un momento particolarmente forte dell’Anno della Fede, con il pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo Pietro: per ascoltare ancora il magistero del Successore di Pietro ed essere confermati nella fede, per innalzare il rendimento di grazie per i doni ricevuti nel corso di questo Anno e per ribadire l’impegno dell’intera Comunità nella Nuova Evangelizzazione.
In questa occasione vogliamo assicurare la preghiera di tutta la Diocesi per la Sua Persona e per il Ministero Petrino che Le è stato affidato in un momento delicato per la vita della Chiesa. Sono sempre più numerosi coloro che mi testimoniano gratitudine per il Suo Magistero e gioia nel riprendere una vita di fede alimentata dai sacramenti, come attestano i confessori dei Santuari e i parroci. Insieme a Lei, Padre Santo, benediciamo il Signore!
La celebrazione dell’Eucaristia e la Professione di Fede, dopo la sua illuminata Parola, Padre Santo, saranno per tutti noi il momento culminante di quest’Anno della Fede e l’incoraggiamento a proseguire, “Insieme nella barca di Pietro”, il cammino pastorale di formazione cristiana e di promozione umana in ogni realtà ecclesiale e non, come anche nelle periferie esistenziali.
La risposta corale dei fedeli accompagnati da 86 presbiteri diocesani e religiosi, provenienti dalle piccole comunità del Gran Sasso – Monti della Laga e dalle popolose parrocchie della costa adriatica, è andata oltre ogni previsione dando così il senso autentico di un “pellegrinaggio” con inevitabili disagi e sacrifici, ma atteso con amore e vissuto con spirito di fede.
Nel chiedere la Sua Benedizione per tutta la Diocesi, ci consenta, Padre Santo, di unirci al “Vescovo di Roma che presiede nella carità” con un piccolo segno che vuole esprimere l’attenzione della nostra Comunità “ai poveri per una Chiesa povera”.
Con la speranza di poterla un giorno accogliere nella nostra Chiesa particolare, magari nel Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, protettore della gioventù, invochiamo su di Lei, Padre Santo, l’abbondanza dei doni del Paraclito e la materna protezione di Maria Santissima, e “come figli della Chiesa” ci uniamo a Lei in un filiale abbraccio.
Teramo 6 Novembre 2013
X Michele
Vescovo di Teramo-Atri