COMMISSIONE INFANZIA: RIPRISTINARE IL FONDO NAZIONALE TAGLIATO NEL DDL DI STABILITA’ E LE RISORSE PER I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
“Il taglio del Fondo nazionale infanzia e adolescenza e la mancata previsione di risorse per i minori stranieri non accompagnati per il 2014 nel ddl stabilità sono un errore grave a cui occorre mettere riparo. La commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza esprime la propria preoccupazione al riguardo e chiede al governo di porvi rimedio”.
Lo scrivono in una nota congiunta la presidente della commissione, on. Michela Vittoria Brambilla (FI) e le vicepresidenti Sandra Zampa (Pd) e Rosetta Enza Blundo (M5S). “Il governo – aggiungono – faccia marcia indietro. Noi presenteremo comunque un emendamento”.
“Nonostante gli impegni assunti nei due rami del Parlamento, anche recentemente in occasione della giornata dell’infanzia – ricordano le parlamentari – il governo ha mantenuto, durante il passaggio in Senato, la riduzione del Fondo infanzia e adolescenza da 39 a 28 milioni annui, in palese contraddizione con i suoi stessi obiettivi programmatici e con la promessa di prestare particolare attenzione alla famiglia e alla condizione dei giovanissimi”. Il Fondo, destinato a 15 grandi città per iniziative a favore dei più giovani, non solo non è stato mai aggiornato e progressivamente tagliato via via dal 1998, fino all’inaccettabile livello oggi proposto, ancor più – sottolinea la nota – nel desolante panorama di disinvestimento sulle giovani generazioni che rappresentano il futuro del Paese. Alla Camera – assicurano le tre parlamentari – sarà ripresentato l’ emendamento, concordato con l’ufficio di presidenza della commissione, per ripristinare la dotazione al livello dell’anno scorso”. Un’analoga iniziativa bipartisan, in caso di inerzia del governo, riguarderà le risorse destinate ai minori stranieri non accompagnati, che per l’anno a venire sono state completamente cancellate. “Devono essere garantiti ai Comuni – concludono le onorevoli – i fondi indispensabili per adeguate politiche di accoglienza e integrazione. Accogliere i minori non accompagnati non è una scelta, ma un preciso obbligo morale e giuridico imposto dalla Convenzione di New York, al quale, immaginiamo, l’esecutivo non vorrà sottrarsi”.