Gli Inquilini e gli Assegnatari ATER della Provincia di Teramo stanno partecipando al “mese di solidarietà e di lotta per il diritto alla Casa”, promossa dal Mia Casa d’Abruzzo.
Attualmente nella Provincia di Teramo ci sono più di 30.000 nuclei familiari, giovani coppie, anziani e persone sole, che non sono proprietari della loro abitazione e, di conseguenza, vivono in case in affitto, delle ATER, dei Comuni e dei privati, costretti a pagare canoni mensili che hanno un “peso” troppo grande rispetto alle loro modeste condizioni economiche e che, sempre più spesso in questi anni di crisi, sono costretti a ricorrere a odiose forme di indebitamento e fin anche di usura.
Gli altissimi canoni di locazione negli appartamenti privati e la “vendita speculativa” degli alloggi pubblici sta sconvolgendo la vita di tante famiglie che, in tanti anni di sacrifici, non hanno avuto la possibilità e la opportunita di accedere alla proprietà la loro “prima casa”.
La Regione Abruzzo ed i Comuni della Provincia di Teramo, sono perciò “chiamati” a intervenire con somma urgenza attraverso un “piano strategico” di Edilizia Residenziale Pubblica per dare una sistemazione abitativa stabile, dignitosa e sicura ad ogni famiglia e ad ogni persona.
Il Mia Casa d’Abruzzo è l’unico Movimento di Inquilini e Assegnatari che “da tempo e “quotidianamente” sta chiedendo al Consiglio regionaledi approvare due Leggi Regionali:
- una Legge “ad hoc” per la ricostruzione e la messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica;
- una “Legge Quadro” per consentire un effettivo diritto alla casa, attraverso l’accesso alla proprietà della propria attuale o altra abitazioneper tutti i Cittadini che vi aspirino, con un contestuale provvedimento che ripristini il “riscatto graduale e sociale” degli alloggi popolari e di Edilizia Residenziale Pubblica realizzati negli anni sia con il contributo GESCAL versato dai lavoratori dipendenti e sia con i canoni di locazione regolarmente pagati.
Per questo, gli Inquilini della Provincia di Teramo, in stretta unione con gli altri inquilini abruzzesi, stanno attuando iniziative di sensibilizzazione e di solidarietà nei principali quartieri popolari di Teramo, Roseto, Giulianova, Atri, Montorio al Vomano, Isola del Gran Sasso e Pineto, effettuando a rotazione un “digiuno e sciopero della fame”, ciascuno secondo le proprie possibilità e condizioni di salute, essendo, tra l’altro in presenza di condizioni ambientali “molto difficili” proprio in questi giorni, e con alcune leggere, ma preoccupanti e ripetute, scosse sismiche.
Pio Rapagnà – ex Parlamentare
Teramo, 2.12.2013