Lettere

Lettera aperta ai Consiglieri regionali

Mia Casa d’Abruzzo

Coordinamento Regionale

Tel. 085-8944932 – 330-431480

Lettera aperta ai Consiglieri regionali

Cari Consiglieri,

ognuno di Voi può verificare di persona come le competenze della Regione Abruzzo e dei propri enti strumentali in merito alla ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica, una volta usciti dal regime commissariale e della emergenza post-terremoto, siano chiare, così come lo sono quelle degli Enti Locali e dei “soggetti attuatori” quali il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche, l’ATER ed il Comune dell’Aquila: il Consiglio regionale, nel più generale contesto normativo e legislativo, deve provvedere, nel merito della ricostruzione della Edilizia Residenziale Pubblica regionale e comunale, a legiferare ed a “semplificare” le numerose norme emanate in questi 4 anni ed 8 mesi trascorsi dal 6 aprile 2009.

Essendo una Legge Regionale Ordinaria, “necessaria e urgente”, è possibile che il Consiglio la approvi al più presto, affinchè siano recipite e rese attuabili i criteri, le modalità e gli obiettivi della ricostruzione che il Comune dell’Aquila, i Comuni del cratere ed i soggetti attuatori pubblici e privati dovranno unitariamente perseguire.

Nella precedente fase commissariale sono state emanate ben 1.109 disposizioni, che il Consiglio regionale dovrebbe coordinare attraverso “Testo unico generale” per la ricostruzione del patrimonio abitativo pubblico regionale, provinciale e comunale, a tutela del diritto alla casa che è materia di esclusiva competenza della Regione Abruzzo.

Voi parlate spesso di qualità ed efficacia della vostra produzione legislativa, la quale adesso si deve “misurare” con la vigenza di 5 Leggi Speciali nazionali post terremoto, 21 Direttive del Commissario Vicario, 25 Atti delle Strutture di Gestione della Emergenza, 51 Atti della Struttura Tecnica di Missione, 62 Dispositivi della Protezione Civile, 73 Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 152 Decreti del Commissario Delegato e Presidente della Regione Abruzzo, 720 Ordinanze del Comune di L’Aquila e innumerevoli Atti e Convenzioni tra “soggetti attuatori” della ricostruzione.

Il Mia Casa d’Abruzzo ed i Cittadini ancora sfollati, si trovano di fronte una “situazione di fatto” che, a 4 anni, 8 mesi e 11 giorni dal terremoto, ha portato alla “non ricostruzione pesante” degli alloggi pubblici dell’ATER e del Comune di L’Aquila e alla “confusionaria” interpretazione delle norme attuative prodotte anche da chi non ne aveva titolo alcuno.

Nessuno di Voi “ignora” infatti che nel solo Comune dell’Aquila risultano ancora “ufficialmente sfollati” 20.800 Cittadini, dei quali11.933nel Progetto CASE, 2.497nei MAP, 454in affitto con fondo immobiliare, 370 inaffitto concordato e 5.546 incontributo di autonoma sistemazione.

La maggior parte di queste famiglie aspettano ancora l’inizio effettivo della ricostruzione, e la messa in sicurezza sismica, delle loro “naturali” abitazioni, per le quali le risorse economiche sono state stanziate e rese immediatamente disponibili già a partire dal 15 agosto 2009.

Per questo è necessario il Vostro personale impegno, e quello, finalmente, dell’intero Consiglio regionale e delle altre Istituzioni della Regione Abruzzo.

Corre obbligo, per il rispetto da noi sempre manifestato nei Vostri confronti, informarVi che, in assenza di un cortese cenno di riscontro e di un impegno da parte Vostra e dei Gruppi Consiliari ai quali oggi appartenete, il Mia Casa d’Abruzzo depositerà presso l’Ufficio di Presidenza i moduli contenenti il testo articolato di una “Proposta di Legge di iniziativa Popolare”, e che pertanto, dopo la loro vidimazione, daremo senz’altro avvio alla raccolta delle firme richieste, secondo le modalità ed i tempi stabiliti dallo Statuto della Regione Abruzzo e dalla Legge vigente in materia.

per il Mia Casa d’Abruzzo

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

L’Aquila, 17.12.2013

 

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