Sono trascorsi ormai inutilmente 4 anni e 8 mesi dal terremoto

Da quel lontano 28 aprile 2009 nulla di nulla è stato fatto in merito alla ricostruzione pesante ed alla messa in sicurezza antisismica degli alloggi pubblici di proprietà dell’ATER e del Comune dell’Aquila, dei quali 140 classificati F dichiarati inagibiliper rischio esterno.

Gliedifici di Edilizia Residenziale Pubblica classificati E ad oggipresi in considerazionesono appena 121, dei quali 31 comprendenti 194 alloggi ATER e 79 privati sono di competenza del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche; 22 comprendenti 283 alloggi ATER e 3 privati sono di competenza dell’ATER dell’Aquila50comprendenti 130 alloggi ATER, 481 privati e 40 garages e negozi ATER sono di competenza dei rispettivi Condomini “misti”, con proprietà ATER di minoranza.

Sino ad ora nessun cantiere è stato aperto per la ricostruzione “pesante” degli edifici classificati E e per la loro messa in sicurezza antisismica,nonostanteche le somme necessarie siano state messe a disposizione sin dal 15 agosto 2009, anche con il fattivo intervento dell’allora Prefetto Gabrielli.

E’ assolutamente necessario e urgente recuperare il tempo perduto: per questo il Consiglio regionale, quale massima Istituzione della Regione Abruzzo, con il “digiuno” delle famiglie ancora sfollate, viene chiamato a “svolgere” le proprie funzioni legislative e di indirizzo, e se proprio non è in grado o non ha il tempo di approvare una “Legge Quadro” sulla ricostruzione in generale, almeno approvi, entro il 15 dicembre prossimo e prima della scadenza della attuale legislatura, una “Legge ad hoc” sulla ricostruzione e per la messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica.

Per il Coordinamento Mia Casa d’Abruzzo

Pio Rapagnà – ex Parlamentare

L’Aquila, 9.12.2013