Test per lo sviluppo dei nuovi sedili della Stingray, di Lino Manocchia
DETROIT – La differenza tra i sedili Standard GT e i Competition Sport offerti sulla nuova Chevrolet Corvette è paragonabile a quella tra la comodità quotidiana di un abito su misura e il sostegno offerto dall’abbigliamento altamente tecnico, come quello a compressione muscolare, indossato dagli atleti.
“Sedili migliori erano in cima all’elenco dei miglioramenti dell’abitacolo, e sapevamo che offrire un solo modello non sarebbe stato sufficiente,” ha dichiarato Tadge Juechter, ingegnere capo Corvette. “Alcuni dei proprietari di Corvette utilizzano l’auto per girare in città, altri per lunghi viaggi, mentre alcuni la guidano su circuito. Con la possibilità di scegliere tra due sedili, il cliente può avere il modello che meglio si adatta alle proprie abitudini di guida.”
La tecnologia della mappatura digitale della pressione, utilizzata per effettuare la scansione della parte posteriore del corpo in posizione seduta, è stata fondamentale nello sviluppo dei nuovi sedili Competition Sport di Corvette, disponibili a richiesta. La possibilità di scegliere sedili diversi fu offerta in precedenza per la quarta generazione di Corvette, sul mercato dal 1984 al 1996.
Per i sedili Competition Sport, il team Corvette ha utilizzato la tecnologia della mappatura digitale della pressione per misurare accuratamente le pressioni esercitate durante le manovre ad alta velocità su circuito sul fondoschiena e schiena del guidatore . Nella maggior parte dei programmi di sviluppo veicoli, la mappatura della pressione è utilizzata solo per calchi statici.
Questa tecnologia consiste nello scattare una fotografia digitale della distribuzione della pressione della schiena e del fondoschiena della persona sulla superficie del sedile, creando una mappa con più di 4.600 punti per secondo. Le informazioni vengono trasferite su un computer che genera grafici che illustrano come il sedile sostiene i passeggeri.
La nuova Corvette è stata anche la prima Chevrolet ad avvalersi di un processo nuovo per valutare le prestazioni dei sedili non solo in base al comfort, ma basandosi sulle valutazioni soggettive dei collaudatori di varie corporature, da uomini assai robusti a donne minute.