Circolo di Atri (TE)
Ancora sulla TARES
Abbiamo accolto con stupore il comunicato diramato ieri dall’Ufficio Stampa del Comune di Atri, in risposta alle nostre osservazioni sulla nuova TARES. Lo stupore stava nel fatto che la Giunta si affannava a dimostrare cose che non avevamo minimamente messo in dubbio, e a ribadire la necessità di misure che noi per primi avevamo sollecitato, e alla svelta: ma ancor più nella costatazione dello sbalorditivo infantilismo con cui un’Amministrazione che governa la città da ben sei anni risponde alle nostre critiche agitando vicende avvenute quando la nostra Capogruppo in Consiglio Comunale frequentava il liceo.
Nel suo comunicato, l’Ufficio Stampa ricorda che fino allo scorso ottobre la legge imponeva di passare alla TARES già dall’anno 2013. Un’Amministrazione più oculata avrebbe cominciato per tempo a valutare le conseguenze di questo passaggio sulle famiglie e le imprese atriane, per neutralizzarne da subito gli effetti negativi, invece di accorgersi solo un anno dopo che esso rischiava di dare il colpo di grazia a settori importanti dell’economia cittadina.
Non per nulla lo scorso 29 novembre ci eravamo battuti in Consiglio Comunale per restare in TARSU per l’anno corrente, come già deciso in molti altri Comuni del Teramano, ed aspettare l’esito della legge di stabilità prima di decidere cosa fare per il 2014, ottenendo la solita reazione padronale e beffeggiante che l’Amministrazione è solita riservare ai contributi dell’opposizione. Oggi ognuno vede chi aveva ragione.
Il Sindaco Astolfi ha invece scelto di imporre ad alcune categorie aumenti stellari, per poi spiegare che sarebbe intervenuto a sanare (parzialmente) la situazione, offrendo sconti con fondi fatti uscire da chissà quale cilindro. Le politiche a sostegno delle famiglie e delle imprese, a nostro giudizio, vanno fatte con ben altra serietà.
Quel che è più avvilente però è che la Giunta ignori totalmente il punto centrale della nostra lettera, ovvero la necessità di modernizzare l’intera spesa pubblica cittadina, a partire dalla raccolta rifiuti. È capace l’amministrazione Astolfi di far imboccare alla città la strada della modernità e dell’efficienza, o ha intenzione di passare i prossimi quattro anni a far lievitare le spese e a ritoccare in alto le note spese per i contribuenti? È capace di occuparsi di problemi urgenti della città (diamo qualche spunto: l’ospedale, il Tribunale, la sede dell’Agenzia delle Entrate, l’occupazione) invece di inseguire fantasmi del passato?
Torniamo a chiedere che l’Amministrazione ponga rimedio quanto prima agli scompensi che essa stessa ha causato, e che spieghi in dettaglio quali sono i fondi che ha individuato per quest’operazione. Chiediamo inoltre che si agisca finalmente sulla modernizzazione del ciclo rifiuti e sui tanti altri problemi, ahinoi fin troppo urgenti, della nostra città.